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      Ond'è che in una posizione del cilindro la corrente entra per un sostegno (O), va ad una (R) delle due mollette, scorre pel circùito, giunge all'altra molletta (C), e per l'altra piastra (C') e l'altro sostegno (O') ritorna all'apparecchio, donde provenne. Girando poi il cilindro di 180°, dal primo sostegno (O) va per la stessa piastra (che si è messa nel fianco opposto) alla seconda molletta (C), scorre il circùito in senso inverso, e per la prima molletta (R) ed il secondo sostegno (O') ritorna alla pila elettromotrice.
     
      6° L'apparecchio, che meglio si presta per mostrare gli effetti statici delle correnti d'induzione, è quello di Ruhmkorff. il quale (fig. 220.) si compone di un grande rocchetto isolato, pieno di fili di ferro dolce, e circuìto da due fili vestiti di seta, ogni strato dei quali è ben isolato con gommalacca. Uno dei due fili, cioè l'induttore, à un diametro di circa 2 millimetri, e fa 300 giri; l'altro fa un dieci mila giri, ed è grosso un terzo di millimetro. Per farlo funzionare, uno dei due reofori di un elemento alla Bunsen si annette ad un capo del filo grosso, e l'altro reoforo si congiunge all'incudine del reotomo, comunicante per mezzo del martello coll'altro capo del filo grosso medesimo. Per aumentare l'intensità delle correnti indotte, giova far comunicare coll'armature di un condensatore due punti del circùito induttore, presi ai lati del reotomo.
      7° Quando il circùito indotto dell'apparecchio di Ruhmkorff è chiuso da un buon conduttore, si producono delle correnti indotte di senso contrario, e come à provato Matteucci uguali in quantità; ma le correnti dirette durano meno, e perciò ànno maggior tensione.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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