Pagina (252/428)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Estraendo poi, od allontanando la calamita dalla spire metalliche, si eccita un'altra corrente, che è parimente istantanea, ma diretta con quelle della calamita. II. Ma anche senza muovere o la calamita o il rocchetto, basta che questa rimanga in presenza del circùito chiuso, e che le si appressi, o da lei si rimuova l'àncora, perchè nascano nel modo stesso sulfilo metallico le correnti indotte istantanee. III. A completare l'analogia, che passa fra una calamita e la Terra, restava a vedere se questa ancora possa produrre correnti di induzione. Lo stesso Faraday, che avea già scoperto le correnti prodotte dalla calamita, pel primo ottenne indizii d'induzione al galvanometro per mezzo di una spirale di rame, nell'asse della quale collocava un cilindro di ferro dolce, e cui girava bruscamente dopo di averla collocata parallelamente all'ago d'inclinazione. Qui peraltro l'induzione era dovuta alla calamitazione del ferro dolce esercitata dall'azione terrestre. Ma poscia Nobili ed Antinori, avvolgendo le eliche di rame su grandi zone circolari di legno, ebbero indicazioni assai energiche, senza l'intervento del ferro dolce.
      Palmieri, e Linati, quasi nel tempo stesso, ottennero colle correnti indotte dalla Terra perfino la scossa, la scintilla, e la decomposizione dell'acqua. Da ultimo il medesimo Palmieri di Napoli costruì una macchina (fig. 225.), colla quale può felicemente dimostrarsi l'induzione della Terra. Tal macchina consiste di un anello ellittico di legno, il cui asse medio è di circa un metro, e sul quale sono ravvolti un 200 giri di filo di rame.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Terra Faraday Nobili Antinori Linati Terra Palmieri Napoli Terra