Ma sono termoelettrici anche certi conduttori non metallici: per esempio il perossido di manganese, e la piombaggine.
5° Non è necessaria una eterogeneità sostanziale nei due termoelettrici, ma basta la diversità di struttura e disposizione moleculare. Imperocchè si ànno delle correnti, se una sbarra sia di ferro dolce, e l'altra di ferro temperato. Inoltre, se si riuniscono i capi del filo di rame del reometro con quelli di un altro filo parimente di rame, non vi à corrente: ma se questo secondo filo in qualche parte si torca o si annodi, e poi ivi presso si riscaldi, all'istante apparisce la corrente diretta dal punto riscaldato a quello contorto o annodato. Sembra che basti qualunque condizione capace d'impedire l'uniforme propagazione del calorico. E però, riscaldando un capo del filo del galvanometro, e mettendo velocemente in contatto i due capi, l'ago accusa una corrente che va dall'estremo riscaldato all'altro. S'aggiunga che i liquidi, appunto perchè non ànno struttura, non sono termoelettrici, come risulta dalle sperienze di Matteucci, e di Magnus. Di più Sturgeon in una catena di bismuto ed antimonio à trovato dei punti neutri, e Matteucci à verificato che questi ritrovansi colà, ove la cristallizzazione è assai irregolare.
6° La tensione delle correnti termoelettriche è assai debole. E però il filo del reometro per la termoelettricità dev'essere corto e grosso.
7° Una debole corrente elettrica, che passi per due sbarre termoelettriche saldate insieme per un capo, produce nel punto di contatto raffreddamento, quando va dal più al meno potente termoelettrico; ma quando va in senso inverso, eccita ivi stesso un riscaldamento.
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Matteucci Magnus Sturgeon Matteucci
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