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      248.). L'elettrico +° del liquido va in gran parte nel rame (R), e per l'arco metallico (RCZ) corre neutralizzare il -° dello zinco (Z); e così nasce la corrente, la quale si dirige dal rame allo zinco, e dura finchè lo zinco continua ad ossidarsi. il perchè, se al rame venisse sostituito un metallo un poco più ossidabile, la corrente sarebbe più debole: mentre maggiore sarebbe la differenza delle due correnti contrarie generatesi in seno al liquido. Giova quindi sostituire al rame l'argento, il platino, il carbone calcinato. Ma sempre il polo +° corrisponde al metallo inattivo, ed all'attivo il -°.
      2° Si spiega eziandio l'elettrizzamento di una pila di più coppie. Consideriamo, per esempio, tre coppie (fig. 249.) uguali di zinco e rame (RZ, R'Z',...), separate da acqua acidula, per la quale non è attivo che lo zinco. L'azione chimica produrrà ambedue le elettricità; una delle quali, cioè la +a, si spanderà nel liquido (ZR'), e la -a si getterà sullo zinco (Z), donde passerà nel rame (R), e finalmente nell'acqua acidula (RN), in cui pesca l'elettrodo (N). Ugualmente alla superficie dell'altro zinco (Z') si svolge elettricità, della quale la +a si spande nel liquido (Z' R''), e la -a per la 2° coppia metallica (R'Z') va a neutralizzare la +a eccitata dalla 1a (RZ). Come pure il fluido +°, che viene nel 3° scompartimento (Z'R''), è ugualmente neutralizzato dal -° eccitato dall'azione chimica dello zinco (Z") della 3a coppia. In fine il +°, svoltosi nell'ultima azione chimica, si porta nell'ultimo scompartimento (Z''P), ove ritrovasi l'altro elettrodo (P).


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428