3° A questo modo s'intende perchè la tensione delle pile abbia un limite. Secondo quello che abbiamo detto a ciascuna estremità della pila saravvi un eccesso d'elettricità libera, la quale aumenta rapidissimamente per la continuità dell'azione chimica, ma giunge ben presto ad un massimo di tensione, cui non può travalicare. Imperocchè le elettricità dei poli si riuniscono a traverso della stessa pila, e tanto meglio quanto la lor tensione è maggiore. Onde la tensione giungerà ad un punto, in cui la quantità neutralizzata pareggerà quella prodotta dall'azione chimica.
4° Ma com'è che le tensioni aumentano dal mezzo agli estremi (fino ad un certo limite) col numero degli elementi? Ricordiamoci di ciò che abbiam detto fin da principio (1°), che cioè solo in gran parte la +a scorre sul rame; il che avviene perchè una porzione di elettrico passa pel liquido sullo zinco, la qual porzione è tanto minore, quanto è maggiore la resistenza che trovasi nel liquido. Ora questa aumenta col numero delle coppie. Dacchè, come ànno dimostrato Pouillet e Delarive, la conducibilità di una massa liquida interrotta da diaframmi metallici è in ragione inversa del numero loro. Dal che discende che più è considerevole il numero delle coppie interpolari, più è grande la resistenza che provano alla ricomposizione nella pila; e più ancora è forte la tensione, e più abbondante eziandio sarà l'elettrico, che scorre pel filo congiuntivo. Ne discende parimenti, che nelle coppie interpolari la tensione o la intensità dee decrescere dai poli al mezzo: poichè, abbreviandosi l'intervallo delle coppie, la resistenza alla ricomposizione è minore, e però nel centro è nulla.
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Pouillet Delarive
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