Dacchè per la configurazione o del suolo, o della nube (fig. 253.) può non di rado avvenire, che un animale (A) si ritrovi più sottoposto all'induzione (B) di quelli, che stanno in vicinanza del luogo; in cui o per l'acuminatezza dell'edificio, o per la conducibilità delle sue parti sublimi, accade la scarica.
5° Abbiamo già fatto cenno della spiegazione delle stelle di Santelmo (51. IV. 2°), dell'aurore (fig. 250.) polari (51. IV. 3°), e dell'esperimento (64. III. 12°), con cui Delarive conferma che queste meteore debbonsi all'elettricità. il che non dee certamente sorprendere, visto la grande analogia fra i detti fenomeni e quelli che ottengonsi artificialmente. Ma quello, che riesce inaspettato, è la spiegazione delle trombe tratta dalle leggi elettrologiche. Essendo (a quanto si asserisce) apparse delle trombe (fig. 251.) in mezzo alla più perfetta calma, si è principiato a dubitare della spiegazione proposta da Franklin, Muschenbroeck, Monge, ed altri, e da noi già esposta nella Sezione Prima di questa Parte (48. II. 5°); e si è ricorso alla elettricità. Ecco la spiegazione di Peltier. Una nuvola assai densa ed elettrizzata agirà per influenza sul suolo, ne sarà attratta, e tenderà ad abbassarsi; le si formerà quindi una protuberanza nella parte inferiore. La quale protuberanza, poichè le si accumula sopra (in ragione della sua forma e maggior vicinanza alla terra) una gran carica elettrica, rapidamente si allungherà in cono; e di nuovo l'influenza e l'attrazione aumenterà. Se ciò accade sul mare, l'acqua sarà sollevata; e, divisa in goccette per la ripulsione delle sue molecule, si slancierà verso il cono discendente.
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