Or questa viene al presente proposta per ispiegare le correnti.
È tempo adunque che entriamo a dire qualche cosa di più esplicito su tutti questi argomenti.
I. DEFINIZIONE. Si chiamano scariche intermoleculari quelle, che ànno luogo non da un corpo ad un altro, ma da una in altra molecula di un medesimo corpo, o coll'apparenza di luce, o anche senz'essi.
II. SCOLII. 1° I dualisti suppongono ripulsione fra le particelle di fluido elettrico della stessa qualità ed attrazione fra le particelle del vitreo e quelle del resinoso; e questo lor basta. Secondo essi, questi due fluidi, per la loro mutua attrazione, tendono continuamente a combinarsi insieme nelle proporzioni necessarie per comporre il fluido neutro: e quando ciò sia avvenuto, il corpo, che li possiede, sta allo stato naturale. Se poi, per l'azione di qualche sorgente elettrica, uno dei due fluidi eccede la debita proporzione, il corpo si mostra elettrizzato vitreamente, o resinosamente.
L'influenza è la decomposizione del fluido neutro per l'attrazione fra i fluidi contrarii, e la ripulsione degli omologhi; azioni che si esercitano a distanza, ed anche a traverso i dielettrici. I corpi leggieri si appressano agli elettrizzati, perchè prima restano influiti, ed elettrizzati (almeno nel lato prossimo agli influenti) della elettricità contraria. La scarica è la combinazione violenta dei due fluidi a traverso un coibente, cui frangono.
2° Secondo gli unitarii, l'elettrico è un fluido sui generis, le cui molecole ànno grande attrazione pei ponderabili, ma si respingono mutuamente, come respingonsi fra loro le molecule dei ponderabili medesimi.
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