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      Quindi l'accumulazione dell'elettricità alla superficie dei corpi sarebbe apparente: l'elettrico nel loro interno non si rinviene, perchè ivi le particelle si neutralizzano scambievolmente; ma alla superficie diviene sensibile, perchè riceve l'induzione dei corpi circostanti. Sui punti sporgenti si veggono effetti più energici, perchè tali punti sono esposti alle induzioni esterne in un maggior numero di direzioni. Allora l'induzione è molto forte, ed accadono nell'ambiente delle scariche moleculari, che formano un pennello luminoso. Finalmente i corpi omonimamente elettrizzati fuggono non per la ripulsione del fluido che posseggono, ma per l'attrazione delle molecule polarizzate del mezzo ambiente, o dei corpi circostanti.
      4° È un fatto che l'intensità, e le proprietà della corrente sono le medesime in tutti i punti del filo, per cui scorre l'elettrico; e sebbene esso travalichi delle migliaia di Kilometri, a qualsivoglia distanza dall'apparecchio si ottengono gli effetti stessi. La qual cosa sembra incompatibile colla supposizione di un trasporto reale delle elettricità a traverso i conduttori. Perciocchè in questa ipotesi vi sarebbe abbondanza di elettricità +a presso il polo -°, e di -a presso l'altro; e lo stato neutro nel mezzo del filo. Ecco il perchè presentemente si ama ricorrere alla polarità elettrica. In questo sistema le elettricità, che recansi ai poli della pila, elettrizzano per influenza le molecule prossime del filo congiuntivo. Queste molecule così polarizzate operano sulle molecule seguenti, e le polarizzano alla lor volta, e così di mano in mano, come nei tubi o quadri (fig.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





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