Dappoichè non sì tosto rimuovonsi gli ostacoli, i quali arrestano il passaggio del calorico nel suo tragitto dalla sorgente ad un termoscopio sensibile, che all'istante si avverte in questo un innalzamento di temperatura. È stato provato, che il calorico raggiato da una massa enorme di vetro in fusione si propaga istantaneamente fino alla distanza di oltre 100 metri. Visto per altro l'analogia grandissima, che passa fra la luce ed il calorico, suol credersi comunemente che questo pure si propaghi colla velocità di 300 mila kilometri a secondo.
II. DEFINIZIONI. 1° Ciascuna linea di calorico, che da un punto raggiante va ad un punto da esso riscaldato, chiamasi raggio;
2° È detto fascetto o pennello calorifico un insieme di raggi, che partono da un punto raggiante, e giungono sopra una piccola superficie.
3° Si chiama intensità calorifica la quantità di calorico, che perviene sull'unità di superficie, o trapassa per essa.
III. COROLLARII. 1° Dunque a parità di superficie l'intensità calorifica è direttamente proporzionale alla quantità del calorico raggiante, ed a parità di quantità è proporzionale inversamente alla superficie. Questo corollario discende, come quello della luce dalla definizione della intensità.
2° Dunque la intensità del calorico raggiante è in ragione inversa del quadrato della distanza. Dacchè vale anche qui la dimostrazione recata (6. III. 1°) per l'analoga legge ottica.
3° Dunque la intensità del calorico, riscaldante per raggiamento una data superficie, cresce coll'ingrandirsi dell'angolo formato dal raggio calorifico colla superficie medesima.
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Ciascuna
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