Perocchè, propagandosi il calorico come la luce, debbono in quello verificarsi le leggi stesse, che regolano (6. III. 2°) l'intensità di questa.
IV. SCOLII. 1° La legge dimostrata dà ragione del nome di raggiamento, adottato a rappresentare questa specie di propagazione del calorico.
2° L'ultimo corollario contiene la spiegazione del riscaldamento maggiore della zona torrida, delle vicissitudini delle stagioni, e della più alta temperatura delle ore meridiane. Infatti i raggi calorifici solari sono più riscaldanti in quelle località, in quelle stagioni, in quelle ore, nelle quali sono meno obliqui verso la superficie terrestre.
3° Ma qui resta a far osservare che, sebbene il Sole riscaldi più il 21 Giugno, che i giorni successivi, più a mezzodì che dopo; ciò non ostante il massimo calore si à in Luglio, e verso le due pomeridiane. il che avviene perchè questo calore non è quello diretto dei raggi solari, ma è quello proveniente dal raggiamento della superficie terrestre, riscaldata dal Sole. Ora comechè in Luglio e dopo il mezzogiorno la Terra riceva dosi sempre decrescenti di calorico, pure queste addizionandosi al calorico preesistente fanno, fino ad un certo limite, aumentare la intensità del riscaldamento, e delraggiarnento della superficie terrestre.
4° Ecco il perchè l'aria, sebbene debba essere tanto più rarefatta, quanto più alta ritrovasi; ciò non ostante i suoi strati inferiori vanno soggetti ad un'eccezione; perchè si riscaldano e dilatano più dei superiori. Quindi l'aria prima, e fino ad una certa altezza, va aumentando in densità in virtù del calorico, e poi, per la minore compressione che soffre, negli strati più alti ritorna gradatamente a rarefarsi, fino a che cessa del tutto.
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Sole Giugno Luglio Sole Luglio Terra
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