Qui si riferisce la spiegazione del miraglio (77. III. 9°). Si può anche aggiungere che il riscaldamento, il quale à luogo nell'aria, durante la giornata, fa sì che l'atmosfera nelle ore vespertine venga a sollevarsi a maggiore altezza: onde può dirsi che essa è più spessa la sera, che la mattina. Non dee dunque far meraviglia, che l'atmosfera rimanga illuminata alquanto tempo dopo che il Sole è disceso sotto il circolo crepuscolino, distante 18° dall'orizzonte: il che spiega la maggior durata del crepuscolo vespertino.
83. Diffusione, e riflessione, del calorico raggiante.
I. TEOREMI. 1° il calorico giungendo sopra certe superficie rimbalza indietro per ogni verso.
Dimostrazione. Si collochi davanti ad un disco di legno, imbiancato con carbonato di piombo, una sorgente di calorico; e poscia gli si porti incontro la pila di un termomoltiplicatore, riparata dalla sorgente per mezzo di un adiatermico. Così facendo, il reometro accusa un riscaldamento, il quale non può attribuirsi al calorico emesso o raggiato dal disco: sì perchè cessa subito, appena con un adiatermico la sorgente viene nascosta al disco; sì perchè non sì tosto il detto adiatermico venga ritolto, all'istante ritorna a manifestarsi un nuovo riscaldamento. Melloni à provato eziandio, che un fascio di calorico, il quale è trasmesso da una lastra diatermica scabra, si spande in tutte le direzioni, come fa la luce trasmessa da un vetro smerigliato.
2° il calorico raggiante è rimbalzato da certi corpi in una direzione unica, e precisamente secondo le leggi di Catottrica.
| |
Sole Catottrica
|