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      Abbiamo detto or ora che le superficie metalliche ànno una debolissima facoltà emissiva. Or bene: se una superficie metallica si rivesta con un velo di acqua, di olio, o con un sottilissimo strato di vernice, il potere emissivo è sensibilmente accresciuto. Anzi un secondo strato di liquido, o di vernice l'aumenta ancora; così un terzo, un quarto strato; ma al di là della spessezza di millimetri 0,04 non cresce più. Nei metalli per altro la varietà nella spessezza delle loro superficie non reca sensibile alterazione.
     
      3° I raggi emessi sono tanto meno intensi, quanto è più obliqua la loro direzione verso la superficie raggiante. Davanti ad uno specchio concavo (fig. 292.) si pone una scatola (MN) cilindrica, fatta di lastra metallica assai fina, girevole intorno ad un asse orizzontale, e munita di un collo (M) per riempirla d'acqua calda. La faccia anteriore della scatola si cuopre con nero di fumo, si colloca al fuoco dello specchio un bulbo del differenziale, e fra il termometro e la scatola si dispongono due diaframmi (H, K), destinati a lasciare il passaggio ad un fascio di raggi paralleli. Si principia dal porre (come rappresentano le linee punteggiate) verticalmente la scatola; si attende che il termometro sia divenuto stazionario, e si nota la sua indicazione; poi la scatola si piega (in MN), e si osserva, che il termometro mostra la stessa temperatura. Ora nel primo caso la superficie raggiante era più piccola, era cioè un circolo (di diametro aC); nel secondo è più estesa, perchè è un'ellisse, il cui asse minore è uguale all'antecedente diametro (aC), ma l'asse maggiore è (ab) tanto più. grande, quanto la scatola è più obliqua.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428