293.) un altro regolo (MN) girevole orizzontalmente intorno alla colonnetta medesima, e sostenente sì la pila termoelettrica (T), come un indice (I). La colonnetta stessa (MO) porta un disco orizzontale (O) metallico graduato sulla grossezza; ed appunto per i gradi di questo disco (O) scorre l'indice (I), quando si gira il regolo mobile (MN). Un prisma di salgemma (P) si posa colla base in posizione verticale sul disco (O), e si fa trapassare da un fascio di raggi emessi da. un vaso pieno d'acqua bollente, e circoscritti da un diaframma adiatermico. Allora, girando il regolo (MN) finchè la pila non dia indicazioni di riscaldamento, si vede che i raggi emergono dal prisma ripiegati verso la base di esso. E questo è, come sappiamo (21. II. 2°), indizio infallibile di rifrazione. Come togliendo il prisma, così girandolo di 180°, l'ago del reometro ritorna al suo sito primiero; e però la deviazione non può attribuirsi nè ai raggi diretti della sorgente, nè a quelli che sarebbero emessi dal prisma, se esso ne fosse, rimasto riscaldato.
2° I varii raggi calorifici sono dotati di diversa rifrangibilità.
Dimostrazione. Melloni costruì una pila termoelettrica con tutte le aste in uno stesso piano in guisa, che le saldature dello stesso fianco formassero una linea retta. Fermò tal pila (fig. 293.) sul regolo addizionale (MN) del suo apparecchio, ed avendo fatto cadere sul prisma (P) un fascio di raggi, limitato da una stretta fessura verticale di un adiatermico, dispose la pila stessa in modo da ottenere il massimo effetto.
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