2° I corpi, che diffondono ugualmente bene ogni raggio di qualsivoglia termocrosi, come fanno per la luce i corpi bianchi, da leukos bianco, e therme calore son detti leucotermici.
3° Quei corpi che, come fanno i neri verso la luce, non diffondono quasi affatto il calorico incidente su di essi, da melas, anos nero, e therme, diconsi melanotermici.
4° I corpi che o diffondono o lasciano passare piuttosto una termocrosi che un'altra, come fanno i corpi colorati per la luce, ànno ricevuto il nome di termocroici; e termocrosi è detta questa loro qualità.
5° Quelli, che lasciano passare indifferentemente ogni termocrosi, come gli scoloriti ogni colore, diconsi atermocroici.
IV. SCOLII. 1° il salgemma, che lascia passare indistintamente tutti i raggi calorifici, non solo è il più diatermico, ma è anche atermocroico.
2° il cristal di monte lascia passare minor quantità di calorico che lo spato islandico ed il vetro, quando i raggi provengono da una lampada Locatelli; ne lascia passare quanto lo stesso spato e più del vetro, se provengono da platino incandescente; e tutti sono ugualmente diatermici pel calorico del rame a 300°: sono dunque tre corpi termocroici. Le sostanze bianche, poichè diffondono più certi raggi calorifici, che certi altri, si ritengono per termocroiche: come pure sono leggermente termocroici, secondo Knoblauch, anche l'oro, l'argento, l'idrargiro, ed il rame.
3° il talco nero non lascia passare che 0,004 del calorico, il quale à traversato l'allume, e 0,43 di quello che à trapassato pel vetro nero.
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Quei Locatelli Knoblauch
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