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      III. ALTRI SCOLII. 1° Quanto alle sorgenti fisiologiche, I. non solo gli animali così detti a sangue caldo (quali sono i mammiferi, e gli uccelli), ma anche quelli chiamati a sangue freddo (per esempio i pesci) generano continuamente del calorico. La differenza sta in ciò, che in quelli il calorico loro proprio compensa le perdite esteriori, e così essi ànno una temperatura pressochè costante; in questi la temperatura segue, senza che ne sia cimentata la loro esistenza, le variazioni dell'ambiente, tenendosene per altro superiore sempre di qualche grado. il calorico interno dei primi rimane costante: perchè dove e quando fa più freddo la respirazione aumenta; perchè la traspirazione cutanea rinfresca; perchè i peli, la lana, le piume, ed uno strato di grasso impediscono le perdite. La temperatura dell'uomo, osservata nei muscoli, è in ogni paese 37°, o in quel torno; ed uno di mezzana statura spande 180 calorie ad ora: onde può sollevare 542 metri cubici d'aria ad 1°; che è un terzo di più di quello, che può fare una lampada, in cui consumansi 15 grammi d'olio a ora. il calore animale già si ascriveva ad una combustione efiettuantesi nel polmone; al presente invece si ritiene che esso nasca in tutte le parti del corpo, ma che abbia un rapporto alla quantità di ossigeno assorbita dagli organi respiratorii: dacchè è l'ossigene che fa le azioni chimiche, alle quali principalmente tal calore è da attribuirsi. II. Tali azioni anno luogo anche nelle piante, e però anche in esse deve svolgersi calorico.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428