Maynard di Boston avea ottenuto una certa sostanza chiamata collodio, sciogliendo il cotone fulminante o il pirossito nell'etere solforico. E questa sostanza appunto si pensò di far servire di veicolo per lo strato sensibile, adoperando nel seguente modo. Si prende una lastra di cristallo ben piana ed a facce parallele, vi si versa sopra del collodio liquido contenente una dissoluzione di ioduro di potassio, e poi allo scuro si tuffa in una soluzione di nitrato d'argento. In un minuto lo ioduro di potassio si trasforma in ioduro d'argento; allora la lastra si estrae, e quando è asciutta, si porta nella camera scura; dove lo ioduro soffre un principio di decomposizione; ma ancora l'imagine non è visibile. A renderla tale, conviene immergere la lastra medesima in una dissoluzione d'acido pirogallico con un poco d'acido acetico cristallizzabile. Con ciò nelle parti, nelle quali lo ioduro à subito un principio di decomposizione, si forma un gallato d'argento: ora questo è nero, e la negativa imagine apparisce. Affinchè dopo la luce non alteri le parti bianche, cioè ancora ricoperte di ioduro d'argento, questo si porta via lavando la lastra nella soluzione d'iposolfito di soda.
Questa prova negativa serve a dare un gran numero di imagini positive o sopra vetro albuminato o sopra carta. A tale scopo si posa sulla detta lastra una carta imbevuta di cloruro d'argento, e tutte a due si stringono fra due lastre di vetro, e si espongono all'azione della luce. In questo modo le parti nere dell'imagine negativa lasciano in ombra la carta, e la luce non opera che sulle parti rispondenti alle chiare, e dà così un'imagine positiva.
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Boston
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