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      Sullo stesso principio sono fondati i telegrafi a segnali; nei quali due aste, col deviare intorno ad una circonferenza di 45° in 45 gradi, rappresentano gli antichi segnali dei telegrafi aerei di Chappe. Tali deviazioni sono ottenute per mezzo di un motore da orologio, che dall'azione di un elettromotore è lasciato libero ad agire e a produrre (col girare di una ruota) uno o più salti dell'asta da uno in altro successivo semiquadrante.
     
      III. Diconsi telegrafi ad impressione e scriventi quelli, che lasciano una traccia stabile dei segnati trasmessi. Fra i quali il più usitato è quello di Morse. il ricevitore è costituito principalmente (fig. 207.) da un elettromagnete (E), la cui àncora (A) è annessa ad una coda a leva, e questa termina in una punta (o). Sopra la punta, quando si toglie il freno ad un movimento d'orologeria (Q), si svolge una striscia di carta (poh), che trovasi ravvolta intorno ad un tamburo (R). Ond'è che, quando si stabilisce la comunicazione fra i due capi del filo reoforo, il quale dal manipolatore va al ricevitore, l'ancora (A) batte sul sottopotto elettromagnete, e la sua punta percuote la carta. E poichè tale comunicazione può essere, a piacere del telegrafista, o istantanea o alquanto prolungata; così nel primo caso la punta imprime sulla carta un punto a incavo, nel secondo vi lascia un solco. Ora si è fatta la convenzione che un punto ed una lineola (.-) rappresenti a, una lineola e tre puntini (-...) indichi b, lineola e punto lineola e punto (-.-.) significhi c, e così via dicendo, secondo la tavola seguente.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Chappe Morse