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      Volpicelli, e qui dal p. Secchi, ambidue notissimi nel mondo scientifico.
      (65) Sono le macchine a vapore uno di quegli oggetti, i quali non potrebbero senza disdizio a giorni nostri completamente ignorarsi da una persona colta. Diamone dunque almeno una succinta descrizione.
      Il Marchese di Worcester nel 1663 propose un meccanismo, col quale si pretendeva di impiegare la forza del vapore per sollevare l'acqua.
      Poco dopo Papin inventò il suo digestore; e nel 1690 publicò la deecrizione di un esperienza fondamentale, che contiene lo stesso principio delle macchine a fuoco, le quali si adoperano al presente; ed espose le applicazioni, che se ne potevano fare. Anzi il medesimo fece eseguire una macchina con stantuffo, per far andare un battello colle ruote a palette. Otteneva che si sollevasse lo stantuffo col lasciar correre sotto di esso il vapore, che si formava in una caldaia. Affinchè poi lo stantuffo medesimo si riabbassasse, vi faceva iniettare sotto dell'acqua fredda, così il vapore si liquefaceva, si formava un vuoto, e la pressione atmosferica premeva lo stantuffo medesimo.
      Nel 1698 il capitano Savary costruì una macchina per sollevar l'acqua. Esso adoperava il vapore prima per farlo condensare in un recipiente comunicante col tubo d'aspirazione, e farvi per conseguenza aspirare l'acqua; e poi per premere, e fare ascendere quest'acqua medesima nel tubo d'ascensione; e tutto ciò per mezzo di due valvule acconciamente disposte. Ma per tal macchina si esigeva vapore di una tensione enorme, trattandosi di miniere molto profonde.


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Elementi di Fisica Universale
Parte Seconda. Volume Secondo
di Francesco Regnani
Stamperia delle incisioni zilografiche Roma
1863 pagine 428

   





Marchese Worcester Papin Savary