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      «Impossibile!» disse Hussein. «Abbiamo sperimentato che la nostra organizzazione non fa per voi europei».
      Offeso, l'europeo osservò: «Non siamo stati noi a immaginare le vostre leggi?».
      «Le avete immaginate, ma non sapete comprenderle né viverle. Abbiamo dovuto scacciare da noi persino un arabo, certo Achmed che aveva avuta la sfortuna di essere educato da voi».
      Trieste, ottobre 1897.
      IIRACCONTI SPERIMENTALI E FANTASTICI
      IL MALOCCHIOMolti quando si trovano fra' dieci e i quindici anni sognano una carriera grande, persino quella di Napoleone. Non era quindi strano che a 12 anni Vincenzo Albagi pensò che se Napoleone a 30 anni era stato proclamato imperatore egli avrebbe potuto esserlo qualche anno prima. Strano era invece che quell'istante di sogno fu ricordato da lui per tutta la vita. Nessuno lo sospettò perché egli non era altro che un buon ragazzo non stupido che faceva molto attentamente il proprio dovere di scolaro del Liceo e del Ginnasio. Era l'orgoglio dei suoi insegnanti per la sua bravura e anche (oh! quale occhio di lince non hanno gl'insegnanti) per la sua modestia. A casa sua egli accettava la piccola vita modesta di provincia che gli era imposta e sopportava sorridendo e commiserando l'orgoglio del padre che riteneva se stesso il Napoleone dei commercianti di vino d'Italia. Il vecchio Gerardo che in gioventù aveva lavorato con le proprie mani i campi era un uomo soddisfatto e benevolo. Egli aveva capito a un dato punto che era meglio comperare e vendere il prodotto altrui che aspettare il proprio.


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I racconti
di Italo Svevo
pagine 387

   





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