E allora la virtù è eccessiva. Ciò può esser dovuto al fatto che una parte della sua educazione fu fatta da monache, ma io credo che ci sieno nel suo stesso organismo per eredità delle cellule che crearono tanta esagerazione. Amo di figurarmi ch'essa abbia ereditato dalla madre la grande virtù e da me l'esagerazione. Son qui solo su questa carta che forse nessuno vedrà: Perciò non se ne potrà ridere né pensare ch'io sia un presuntuoso. Da me la virtù non fu grande, ma il desiderio ne fu eccessivo. Mi pare di aver fatta una grande scoperta sulla legge di eredità che si potrebbe verificare studiare e verificarne l'esattezza con facilità. Da Antonia la cosa si verifica evidente: Dalla madre essa ebbe una qualità e dall'eredità del padre fu stabilito in quale misura quella qualità si manifestasse. In fondo sono di una modestia eccessiva. È stata una disgrazia che le buone qualità di Augusta sieno state dosate per Antonia da me.
Già da giovinetta la sua vita divenne una serie di doveri. È vero che gli studii non furono il suo forte. Non apprese alcuna lingua straniera, né alcuna scienza. Ma era una santa. Le monache l'amavano e le facevano la vita più comoda che fosse possibile. Ci fu un periodo in cui Antonia manifestò il desiderio di dedicarsi alla vita monastica. Passammo, Augusta ed io, delle brutte ore, perché sospettavamo che ciò fosse anche il desiderio delle monache e che esse fossero invincibili. Se si parla sempre del grande interesse che hanno gli ordini monastici di attirare a sé degli adepti!
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Antonia Augusta Antonia Antonia Augusta
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