E la sapeva quella notizia! Se la sapeva! La sapeva da tutti i lati, con tutta precisione. Così che finiva, per ogni notizia, col dare delle lezioni. Io, poi, m'abituai a stare ben attento alla sua voce alla quale dapprima sfuggivo. Per non dover sopportarla troppo a lungo bisognava accoglierla volonteroso da bel principio, studiarla, ricordarne ogni suono. Egli non mi mollava che quando avevo capito tutto.
Ma non vorrei dirne troppo male. Prima di tutto è il padre del mio Umbertino eppoi lasciò ad Antonia una bella sostanza.
Volevo soltanto dire che non intendevo bene perché Antonia si fosse innamorata di lui. Eppoi non intesi perché Antonia restasse tanto attaccata a lui, e non pensasse a tradirlo benché la cura di dimagramento ch'egli aveva intrapresa non fosse riuscita. Insomma l'evoluzione della carne è un grande mistero. Quando mi dicono che la storia umana si ripete m'è facile di crederlo. Si ripete ma non si sa dove. Là è la sorpresa. In casa mia potrebbe oggi nascere un secondo Napoleone ed io non me ne sorprenderei affatto. E tutti gli altri direbbero che la storia si ripete quando invece non c'è stato niente che la preparasse.
Tutt'ad un tratto un anno fa il grosso corpo di Valentino si raggrinzò senza dimagrire, la sua faccia si fece più livida e cominciò a respirare come un pesce fuori d'acqua, ma in certi momenti tumultuosamente quasi urlando. Il dottor Raulli subito s'accorse della gravità della cosa e diede un grido d'allarme. Antonia s'accoccolò presso il letto del marito e di là non si mosse fino alla sua morte.
| |
Umbertino Antonia Antonia Antonia Napoleone Valentino Raulli
|