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      Riguardo al pulimento e lucido metallico ho trovato, che quando due pezzi dell’istessa lamina di piombo, applicati uno al dorso, l’altro alle gambe della rana preparata nella miglior maniera (che è quella di non lasciare per comunicazione del tronco con esse gambe, altro che i nudi nervi crurali), non valgono ad eccitare alcun moto o contrazione de’ muscoli, basta raschiare uno di tai pezzi di piombo col temperino in guisa, che lucido appaja come specchio, ed applicarlo di nuovo con tal superficie forbita e splendente al luogo di prima, per produrre l’effetto: la quale virtù così acquistata torna a perdersi in più o men breve tempo, collo smarrire che fa il metallo in contatto dell’aria tal lucido brillante. Che se ambedue i pezzi di piombo si rendano egualmente lucenti e forbiti, non riesce più l’esperienza, o non così bene, come allorchè lo è reso un solo.
      Del resto quando ho posta tutta la cura, acciò le due armature metalliche applicate o ai membri della rana immediatamente, o all’acqua, o corpi bagnati, tra cui trovasi la medesima collocata, fossero al più possibile simili; quando ho impiegato da una parte e dall’altra lastrette o fili d’oro e d’argento della medesima pasta; non ho mai o quasi mai veduto eccitarsi le convulsioni nella rana all’atto di far comunicare tra loro, sia con immediato contatto, sia mediante un altro arco metallico, tali armature simili, per vivace che fosse l’animaletto, e preparato di fresco nella miglior maniera. Dico quasi mai per cautela, e perchè tal volta ebbesi pure alcun debole effetto: quale però ho tutta la ragione di attribuire alla non perfettissima eguaglianza di dette armature; all’essersi pur trovate in qualche cosa dissimili.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193