DOCUMENTI
1935 – Lettera di ringraziamento al Podestà di Teramo Lucangeli
Comitato Organizzatore
Scudo d'Abruzzo
Il Presidente
Teramo, 23 luglio XIII
Nella impossibilità di farlo personalmente, come sarebbe mio vivo desiderio, mi permetta di inviarLe anche a nome del comitato i più vivi ringraziamenti per l'appoggio concesso alla manifestazione e la simpatia con la quale ha seguito il suo svolgimento.
Teramo ha data la esatta misura della sua maturità sportiva, e soprattutto della sua tradizionale ospitalità, come lo dimostrano le entusiastiche attestazioni dei Gerarchi e dei Concorrenti.
Io mi auguro che anche le altre edizioni di questa manifestazione possano contribuire a valorizzare e far conoscere questa Città e le bellezze turistiche dei suoi dintorni.
Mi permetterò di inviarLe una medaglia ricordo della manifestazione, con la riproduzione dello SCUDO.
Mi creda
f.to Pandolfi
Comm. Giovanni LUCANGELI
Podestà
Teramo
1936. Seconda edizione
Dopo il lusinghiero esito fatto registrare alla sua prima edizione, nel 1936 lo Scudo d'Abruzzo (in svolgimento dal 23 al 26 luglio) si presenta come gara di notevole spessore, (22) dato che ottiene “l'alto riconoscimento e l'ambito appoggio” della RFMI (23) (Reale Federazione Motociclistica Italiana) che la inserisce nel programma nazionale insieme alla Sei Giorni di Padova e le assegna la qualifica di Gran Premio Turistico d'Italia.
* * *
(22)
Per l'organizzazione della 2° edizione dello Scudo il comitato organizzatore
stila un preventivo di spesa per un importo complessivo di lire 47.000;
alla voce “ingaggi concorrenti” vengono messi a disposizione lire 5.000 (Archivio
di Stato, Prefettura-Gabinetto Busta 85 Fascicolo 1-2 “Gara Motociclistica
Scudo d'Abruzzo” Fascicolo 1-3 “Vari Comuni” -Versamento 70). Per la copertura
delle spese si prevedeva che i comuni della provincia teramana concorressero
per un importo di lire 31.500 (in realtà i contributi erogati risultarono inferiori).
(23)
La Federazione Motociclistica Italiana trae origine dal primo Moto Club, costituitosi
a Milano nel 1904. Nel 1928 trasferì la sede a Roma. Nel 1934 assunse la
denominazione di Reale Federazione Motociclistica Italiana (RFMI) e venne nominato
presidente Ugo Leonardi. Cessò l'attività nel 1943 per ricostituirsi nel
1946 con l'attuale denominazione.
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