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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — as-
   tro il ratto delle nostre donne Sabine , appunto per la città di Curi , i Romani furon detti Quiriti (i). — Ritornato poi in Testrina il Semidio
   » nia , Minerva ed altre molte liberali deità , passarono » di Sabina in Roma per opera verisimilraeote di Nu-» ma : » così filosofava il Micali ( Lib. /. c. 22 e Tacito aveva già detto : che i Numi e riti Sabini passarono certamente ai Romani , fino dalla prima fondazione della Città , col ministero anco di Tito !Fazio ( Tacit. 1. 54* )• Ne è da meravigliare ogni qual volta si rifletta c<>u Cesare Canili ( Stor. Univ. £poc« 3. c. 39. ) che » solio Numa diconsi introdotte le lettere e le cerili monie toscane ; V anno di dodici mesi ; consacrata la » proprietà col culto del Dio Termine o Giove pietra ; » distribuito il popolo in comunità d'arti e mestieri : » cominciano a notarsi gli annali , come si faceva in tuu » te le città d' Etruria ; e la fiera città dei Roniaui*Sa-» bini veste aspetto religioso , fondandosi ogni diritto su* » gli Dei , come suole nei pnmordj, e dagli Dei e per u gli Dei credendo ogni cosa operata ». D'altronde sappiamo che i Sabini ( i quali Plinio li credea così det-ti dal culto severo de1 Numi : Sabini dirti, ut ait Varrò Terentius , quod ta gens precipue colai Deo$ ) adorarono tutte le divinità del Panteon Cabirico de' Samotraci , del Panteon proprio degli Aborigeni , del solare iperiori* co ec ; pud' è che Dionigi d' Alicaruasso e Varrone ebbero a dire , che quando Tito Tazio pugnò contro di Romolo fece voti al Sole ed alla Luna., a Saturno ed a Rea , a Vesta , Vulcano e Summaco , ad Opi e Flora , a Feronia , Giove , Tarmino , Quirino , Giunone Curiti-de , Diana , Cloacina , Larunda , L iri Vortumno.
   (1) Curis , nel linguaggio Sabino valeva asta y ossia Città della lancia, diccndoci Ovidio ne'Fasti:
   » Sive quod hasta Curis priscis est dieta Sabini*.
   Dalla quale asta è a dire , che venne il nome di Quirino a Marte, di Curitide a Giunone Venere. Servio ( Eneide L. V. ) e Virgilio ( Lib. I. ) ci fecero sapere che
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