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Ci si leggono questi pochi idiotismi. — Vui per voi. — To' per tua. — Remore per rumore. — Banniera per bandiera. — Fora per fuori. — De per di. — Commendato per cominciato. — Quisto per questo. — Pajse per paese. — Veramente questi più che idiotismi, sono voci antiquate.
Il secondo è Muzio Muzii, che si potrebbe chiamare il padre della storia teramana. Nacque egli di famiglia patrizia nell'anno 1535 in Teramo e vi mori ai 20 novembre 1602. Scrisse un'opera morale intitolata : //, Padre di famiglia stampata in Teramo da Isidoro e Lepido Fadi nel 1591 - e poi un'altra che intitolò : Dialoghi curiosi, utili et dilettevoli di varie lettioni Opera scientifica, letteraria ed anche storica. Il figlio di lui, Francesco, stampò, dopo la morte del padre, la prima parte di quest'opera nel 1612 in Ghie ti coi tipi di Isidoro Facii. La seconda parte si è perduta. Ma l'opera di lui più preziosa è {'Istoria dell'antica origine detta città di Teramo, e dei successi notabili occorsi in essa, scritta da Muzio Mu%ii cittadino della medesima. Egli la scrisse verso la fine del secolo xvi, e pare precisamente nel 1596; e la volle scrivere nella forma prediletta di quel secolo, cioè in dialoghi, che sono sette.
Di questa storia più volte si è tentata la stampa, ed ultimamente nel 1876 se ne die fuori un primo fascicolo, ma poi l'editore si arrestò lì — ed essa rimane perciò, almeno in gran parte, inedita.
È la storia più antica che abbiamo, e non solo è indispensabile per chi vuole scrivere della storia patria, ma ancora è utile per chi si occupa del patrio vernacolo. Perché sebbene il Muzii abbia scritto la sua storia in toscano, ed in buon toscano anche, ed in lui si vegga lo studio attento dei sommi storici del suo tempo, e sopratutto del Guicciardini, del Mac-chiavelli, e del Varchi, pure spesso se ne uscì nella forma vernacola.
Ed egli stesso se ne accorgeva, e se ne chiamava in colpa, dicendo nella dedica che faceva della storia medesima : alii