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giuseppe dkvincknz!
Ornai generalmente si riconosce che un chilometro di strada è necessario per ogni chilometro di superficie in ogni paese civile. La Francia in breve non ne avrà meno; l'Inghilterra già ne ha molto di più. Le nostre provincie più prospere voli hanno proporzionatamente più strade che la
Francia e l'Inghilterra.
Ma quali souo i mali che vengono dalla mancanza delle strade! Non fa d'uopo che io mi trattenga ad enumerarli. Certo, se il passato Governo avesse speso in istrado nelle Provincie meridionali quello che noi ora stiamo spendendo solo in movimenti di truppe, non avremmo a lamentare nò il brigantaggio, uè vari altri mali in quelle provincie. Sen-zacliè è a por mente che l'azione del Governo è sempre fiacca ovunque nou vi siano strade.
Ma nou solamente io considero la questione delle strade come questione politica, ma la riguardo come questione finanziaria della massima importanza. E qui prego la Camera di prestarmi tutta la sua attenzione, imperocché credo che sia questa una delle più gravi questioni cui possiamo rivolgerci nelle condizioni attuali.
Diceva che l'Italia si divide in due parti, una fornita di strade e un'altra che ne manca. Ora domando quali sono le imposte che esigiamo dalla parte che è fornita di strade, quali le imposte che esigiamo dalla parte che ne difetta. Ossia, quale è la ricchezza nazionale, che annualmente va perduta, per la mancanza delle strade?
Signori, ove si trattasse d'imposte dirette, si potrebbe dire: queste tasse sono poste a priori; e ben si potrebbe ragionare sulla giustizia o non giustizia della loro ripartizione. Ma vi sono le imposte indirette, le quali si pagano senza preventiva ripartizione; esse si ripartiscono di per loro spontaneamente: quindi, se vi ha giudicio, e giudieio economico, contro cui non si può appellare, ò quello che risulta dal vedere come le imposte indirette si ripartiscano in tutta la superficie dello Stato.
Prenderò l'amministrazione delle gabelle. E qui per 1 importanza della questione desidererei che fosse presente