Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2 ', Niccola Palma

   

Pagina (103/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (103/272)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   io3
   per contentare 1' ambizione di Braccio , si era stato il dichiararlo Viceré, o Governatore di Apruzzo . Fin ebe Braccio spiegò tale semplice attribuzione sulla nobile Città di Aquila , sperimentò questa rassegnala ed amica . Ma quando passò a pretenderne la particolare signoria , anche in virtù di certa confederazione stretta con Alfonso ; la trovò pronta piuttosto a tutto rischiare , airzi che perdere la Demaniale libertà . Non era Braccio uomo da smontare così facilmente dalle sue idee . Pertanto nel Maggio del i423- entrò ostilmente nel territorio Aquilano , ed espugnò Pizzoli , Paganica , Bari-scànno : in breve quasi tutte le Terre del Contado , e .nel dì 11. Giugno piantò il campo a vista di Aquila . Chi fosse vago di risajwre i minuti dettagli di quel memorando blocco , così prima che dopo l'aperta rottura tra Giovanna ed Alfonso , e f adozione di Luigi: le devastazioni, le sortile, le .scaramucce , la valorosa resistenza di Rocca di Mezzo , c de' Navelli , la penuria , le fall die , i danni tollerati dai prodi Aquilani , animali e diretti dal Conte Ballista ., c da Antonuccio CamixMicschi -. i replicati messi spediti alla Regina , a Luigi , ed a Sforza per chiedere soccorso : 1' esemplare punizione di scoperta congiura ; riscontri Alitinoli ( lom. 3- cap. a. i r. e 13. Braccio sia per levare altri paesi a Giovanna e ridurli per Alfonso , sia per fare la propria causa ; dopo aver fatte vendemmiare a' suoi soldati le vigne degli Aquilani , passò nell' Apruzzo Citeriore, ove obbligò Corrado di Acquaviva , Conte di S. Valentino , a seguire il suo partito , soggiogò Manoppdlo , Guardia-Grcle , Lanciano , Ortona , e Francavilla , Respirarono gU Aquilani , e trassero profitto dalla lontananza di Bracdo , per riparare le fortificazioni , e provvedersi di qualche vettovaglia : senza che però rimanessero liberi dal blocco; avendo Braccio lasciate fornite di gerfte le vicine Castella , ed iu Paganica un corpo di cavalleria sollo il comando di Ardizone di Carrara », che gravi molestie recava ai bloccali . Teneva Ardizone , con Obizone di lui fratdlo , 1' wlile dominio di Civitdla , di Macchia , e di Terra Morricana, come apparisce da un istrumcnto , di cui si fece motto nel Cap. IV. ( Ardi. S. Jo. uhm. 56. ): col quale ai 23. Ottobre i4^3. 1' egregio uomo Baldassarre Baroucelli di Offida , loro Luogotenente , concedè in aflitto ad alcuni di Caslagueto un molino in contrada di Laleuala , presso Vezzola . Due anni avanti Obizóne , come primogenito , era succeduto al padre Francesco nel Vicariato di Ascoli , e suo Slato. 11 Sig. Luogotenente sarà quel furfante Baldassarre di Ollida , cui nel Girone di Fermo fè il Conte Francesco Sforza pagare il fio degli orditi tradimenti - ( Murat. ad an. <436. ).
   La buona piega , che andava prendendo frattanto la guerra in Na,>oli contro Alfonso , permise finalmente alla Regina di accudire alla repressione di Braccio. Diresse ella circolare ai Baroni, ed alle. Università degli Apruz-zi , con cui , dopo aver dichiarato Bracdo ribelle e decaduto dagli ullizj , ordinò che gli si negasse ogni ajuto , ma intera ubbidienza si prestasse al Gran Contestabile Sforza . Pel timore che aveasi di Braccio , j>oca osservanza riscosse tal ordine : che anzi produsse grave danno ai Teramani ; perchè irritato viemmaggiormcnte il fiero Campione , più non Volle rispettare la franchigia da Giovanna accordata per sette anni , non ancora trascorsi : ma soggettò Teramo ai consueti tributi . Rimedio meglio iudicalo fu la marcia di Sforza , il quale da Avcrsa nel 36. Ottobre si mosse ]>cr gli Aprnzzi . Ritolto il Vasto dalle inaui di Giacomo Caldora', partigiano di Alfonso , co-