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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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    173 
   1.
   Rol). Ieri il nostro ragionamento si finì con le lodi dell'illustre famiglia d'Acquaviva, e dei Conti, Marchesi, Duchi, Vescovi, Cardinali, che ha partoriti, ma credo, che non ne sia detto abbastanza, come meritano li loro eccelsi fatti, e virtù.
   Giul. Un'altro giorno spero, che se non in tutto almeno in parte suppliremo. Per oggi vo' dir solo della prole maschile del Duca Gio: Girolamo, perchè merita, che ne sia detto e scritto da autori celeberrimi. Questo Duca ebbe per moglie Margherita e nipote del Cardinal Ridolfo di Carpi, e fù fatto lo sponsalizio nel Palazzo di S. Pietro da Papa Paolo III. tenendo la spada nuda sopra i capi de sposi il Duca Ottavio Farnese; onde poi nacquero i figliuoli inclinati alla religione, alla milizia, ed alle lettere, il primogenito fù Alberto, che successe nel ducato di Atri, il secondo nominato Giulio fù fatto Cardinale da Papa Pio V. Adriano il terzo, che fu conte di Conversano. Gio: Antonio il quarto fu Colonnello de' Veneziani contro i Turchi. Ridolfo i! quinto fu prete del Gesù, e marterizzato nelle Indie nove l'anno 1583. Orazio fu Vescovo di Gaiazzo et Ottavio l'ultimo che fu Cardinale di S. Chiesa del titolo di S. Prassede. Ora tornando a ragionare della nostra patria, dico, che dopocchè la cittadella fu spianata, e la città riposta nella demanial libertà, e scacciati da essa i sediziosi Mazzaclocchi, cominciò a ripigliare il suo antico governo. E per la prima cominciando a moltiplicare per l'Italia i frati minori osservanti di S. Francesco, e l'Università avendo deliberato condurre alla Città un convento di questi buoni religiosi, venne a convenzione con la Badessa, e monache del moni-stero di S. Angelo dell'ordine di S. Benedetto, e cappella di S. Giovanni a Scorzone di Ioanello, il quale era posto, ove ora sta edificata la Chiesa, e convento di nostra signora delle Grazie, e diede loro col consenso della sede apostolica la chiesa di S. Anna dentro la città, e comprò per loro abitazione le case contigue della detta chiesa. E perchè per fermezza delle cautele dell'una, e dell'altra parte era necessario l'assenso del commendatore dell' abazia di Monte Casino, per questo la Badessa di S. Gio: a Scorzone, coi prò-

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