Rol). E come può essere, che fleti'Abazia abbia giurisdizione di conferire beneficii fuor della Diocesi Aprutina ?
Giul. È verissimo, e si possono vedere i registri antichi, e moderni, che per ragione di questa Abazia il capitolo ha conferiti, e conferisce beneficii nelle Diocesi Permana, Ascolana, Ripana, Pennese, ed oitre i beneficii della nostra Diocesi, che sono i beneficii di Nereto, e Torano con titoli di proposti, di Canzano con titolo di Pievano, di Castell'alto con titolo di Arciprete, ed altri beneficii semplici, e curati.
Rob. Avete mai letto, il capitolo prima l'unione dell'Abazia conferiva delli beneficii nella nostra Diocesi ? desiderarci saperli, quali sono.
Giul. Sono i beneficii della cura del Castello di Frondarolo, di Spiano, della Ripa Raltiera, di Magliano, del Poggio, della Valle, del Pioli, di Ioanello, di Colcaruno, di Rupo , di Potignano, di Col Pia-(lino, ed altri, che taccio per brevità, siccome appaiono nei registri di quattrocento anni, e più.
Rob. Veramente non si può negare, che questo capitolo non sia de' principali d'Italia, e resto molto sodisfatto essermene informato così a pieno, ma non discorriamo più di questo , già ne abbiamo detto a bastanza, seguitiamo oramai a dire ciò che occorse appresso nella Città.
o.
Giul. Poco appresso fu una peste generale a tutta Italia, e nella nostra Patria fu si valida, che uccise tre mila uomini di conto, pronostici ta dagli Astrologi (se però dicono mai il vero) dalle tre comete, che per un mese continuo apparsero nell' aria. Neil' anno 1481 essendo il Conte Giulio Acquaviva andato ad Otranto, ch'era stato preso da Turchi, vi morì valorosamente , combattendo , ove anco fu ucciso Matteo di Capoa similmente famoso capitano, del quale abbiamo di sopra più volte parlato. Scrivono alcuni , che il Re Ferdinando, vedendo la morte del Conte Giulio , disse sentirne più dolore interno, che quando udì Otranto esser preso da Turchi.