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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   il principio della guerra. Or torniamo alquanto indietro. Venendo in Teramo la nuova, che il Duca era stato p'-eso da' Spagnoli nel principio dell'anno 1503 consolò molli cittadini, perchè lerueano più di lui, che di tutto il resto de' Francesi. Onde l'Agosto di detto anno, alzando le bandiere del Re Cattolico cacciarono gli Ufficiali Francesi: e di questo loro motivo, ne diedero avviso a Consalvo Ferrante Luogotenente, e Capitano, generale nel Regno per il Re di Spagna, che a quel tempo ter.ea assediata Gaeta; al quale essendo piaciuto mollo questo fatto, e volendosi prevalere degli uomini di questa Città ai t:! di Settembre di detto anno scrisse una lettera di tal tenore: Magniflcis nobilibasqae viris Universilati et hominibus Civilcdis Ter ami Regiis, et Reginalibus fidelibus noslris carissimis. Dentro poi in cima al foglio: Dux Terre Nove Capiianeus Vicerex, et Locumlenens generalis (poi segue) Magnifici Nobilesque Viri fideles Rcgii, et Regina ics nobis carissimi. Essendo venula a nostra notizia la ribellione commessa peri luoghi e Terre della Baronia del Oliai Marchese di Bitonto (così il più delle volte era titolato Andrea Matteo Acquaviva) verso la fedeltà del Re, e Regina, nostri Signori, averno scritto all'eccellente Conte di Popoli, che faccia tutte le previsioni necessarie, per ricuperarla. Et ancora che siamo certi che vui per la fedeltà, et affezione tenete verso dette Maestà comparirete animosamente, nondimeno vi pregamo et conferiamo ad volere comparer con gente, et con quanto bisogna secondo che dal prefato Conte sarete ricercati: et attenderete ad stare di buon animo, facendo poco conto di tal motivo, et altro, che per Francesi si tentassero, avendo da esser certi che tenete tali Signori, che si per la giustizia in questa impresa, come ancora per lo valore, e forze loro non solamente basteranno difendere questo Regno da Francesi, ma cacciarli da tutta l'Italia. E se in tempo, che lo avevano tutto in loro potere per grazia di Dio ne furono espulsi, quanto maiormente lo conservaremo al pre sente, che lo possedono dette Maestà, con avere tanto potente esercito quanto ci avemo. Et però attendete alla vostra solita fedeltà, secondo in voi confidatilo. Dalum in Regiis. et Reginaiibus felicibus Castris contra Gactam die XII] Scpleirtbris ¡003 Consalvo Ferrando Duca di Terra Nova.

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