2.
Rob. Prima che vi domandi d'altro desidero sapere la cagione, per la quale stanno aggiunte quelle parole el Reginalibus Ccistris.
Giul. Sebbene il saper ciò serve solo per curiosità, tuttavia per vostra soddisfazione ve lo voglio dire. Il Re Ferrante, che poi fu titolato il Cattolico per eredità paterna dominava solo il Regno d'Aragona, e di Valenza, il Contado di Catalogna, l'Isole di Sicilia di Sardegna, e l'altre appartenenti a quelle: si congiunse poi in matrimonio con Isabella Figlia del Re di Castiglia, alla quale ereditaria successione pervennero dopo la morte di Errico suo fratello i Regni di Casliglia, e di Leone, stato, e dominio assai più grande di quel che prima possedeva Re Ferrante. Mossero poi l'armi (andando anco la Regina con l'esercito) contro i Mori infedeli, che per spazio d'olto cento anni avevano tenuto il Regno, e la Città di Granata. Ed essendo la guerra durata più anni, finalmente nell'anno 1491 l'acquistarono. E per questo glorioso fatto da Papa Alesandro VI. furono dotati del titolo di Cattolici, e vennero a possedere unitamente tutti i Regni, e le Provincie, che chiudono i monti Pirenei, l'Oceano, ed il mare mediterraneo, fuorché il Regno di Portogallo, e di Navarra, ch'erano piccoli, si possedeano a quel tempo da particolari Re. Or essendo fatta il congiungimento delle loro Persone, e dei Regni ereditali, e degli acquisti, comune era il titolo di Re di Spagna, comunemente si governavano, si spedivano gli eserciti, si mandavano gii ambasciatori, sottoscrivevano le Patente, ed altre spedizioni, non si arrogando il titolo più l'uno, che l'altra, e con l'elligie, e nomi dell'uno, e dell'altra si coniavano lo monete, siccome potute aver vedute in alcune doble d'oro improntate con due teste, una de! Re, e l'altra della Regina, con iscrizione Ferdinandus, Elisabel Rex el Regina Cani,elle Araganum, etcet. I>i modo che l'esercito, che si trovava per l'acquisto del presente Regno, essendo comune, comunemente s'ascrive-ano i titoli. Or questa famosa, e Cattolica Regina, essendo stala di nome, e di all'elio cattolica non dev'esser defraudala delle sue meritevoli lodi, e tra le molte cose, che di lei si scrivano, ò, che