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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto! a disposizione la copia del volume. [Home Page]
a difendere fedelmente, e di ciò richiedetene il detto Consiglio altrimenti ne protestarete, Preterea quando vedessete, che per via delti privitegii, ve se facesse alcuna difficoltà contra la libertà nostra il che non credemo, ad l'hora defendarite la causa nostra con altra rasione, e direte questa Città non poterse alienare contra la volontà del suo popolo: e che se pure sua maestà per estremo bisogno fusse astretta a venderla, ipsa Città se offre, come già per nanfe ave offerto el medesimo prezzo, et è più cosa iusta, che Sua Maestà Cesarea se serva de li danari de suoi fideli vassalli, et che la Città reste nella sua fedeltà, che del Duca, quale non mancho è nemico di Sua Maestà Cesarea, che di questa Città, et maxime, che S. M. non potè, ne deve per bisogno grande, che tenesse, vendere, et alienare una Città, che importa al stalo di sua corona. E poi sarria non solum impietà,ma crudeltà, et contra omne iustitia vendere li Vassalli, quali sono sempre stati fedeli, ad suoi capitali nemici, et maxme essendo tale nemicitia causata per ordine, et servitii delti prefati Regj d'Aragona: et che molto phi questa Città se contentaría esser venduta in mano de' Mori, et de Infedeli, che de un Duca de Hadrii, e che non è servitio della Maestà Cesarea che una Città de impurtantia, come questa situata in li confini del Regno sia data in poter d'uno, quale sempre è stato nemico di sua casa, et che voglia considerar, che quando lo Duca habbia questa Città, e padrone de lutto Apruzzo et sarà in suo potere fare quello che gli piacesse, e pote ben pensare, che noi farria, occorrendogli, se non quello, cli'è solito fare per lo passato. Item se quelli Signori del Consiglio volessero sommariamente provvedere, et non darne li benefici permessi a iure, ne protestante, e quando volessero sentenliare summariamente de tale oententia ve appellarete alla Cesarea Maestà, imperciò ci renderne certi, che se per voi a-nimosamente, et con sollecitudine se produrrando le nostre ragione non bisogna questo. Item ve mainiamo allegata una supplicazioni, ne farrete de ipsa copia, una de la quale darrete al Consiglio di S. Chiara e l'altra ad li Regenti. E perchè li altri sindici, quali portano li danari ad supplimento. e li privilegii per dubbio di non esser offesi, e per maiora sicurtà loro avemo deliberato falli venire con la famiglia del Sig. Viceré, quale domani parte per Napoli, et potria essere, che per non lassare tale compagnia se mittesse in
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