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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto! a disposizione la copia del volume. [Home Page]
lo viaggio qualche ¡ornata de più adziochè interim la causa nostra non patisca, et voy passate provveder ai bisogni, marniamo Spada-longa con lettere del ms Perocto G-uariglia nostro Capitano ve siano date subito trenta ducati de carlini, li pigliarete, e non mancarete de fare ogni provedimento. Et perchè omue cosa non se poter comicter per littere, et in voy sommamente conlidanio, et in la integrità, sapere, et sollecita line vostra in le mani, de li quali consiste la salute nostra, per esser in fatto, et meglio intender li bisogna nostri provederete come meglio vi parerrà, perché noy dal canto nostro non mancheremo in cosa alcuna, et da passo in passo ce farrete, intendere et tutto, et de quano farrete, ne vogliamo avere maturo consiglio da buoni, et fedeli advocati: et fate, che non si dica, che per poca sollecitudine vostra questa Città recipa mancamento, et caricho. E ve esortamo, et dicemo, che vogliate questa, et maggior sollecitudine usare circa le cose predette, non avendo, rispetto alcuno per la salute della propria patria, che meglio è dirse per la patria esporre la vita, che stando lo contrario figlioli, nipoti, e voi medesimi a la vostra tornata, come nemici delia patria crudelissimamente come infami sarete puniti ad perpetuo exemplo de li subcessori, et castigo di voy altri. Al che per la vostra integrità già anteveduta speratilo non sia necessario pervenire, et bene valete Terami die XX Septembris MI)XXI. Iudex, Regimen, et Universitas Regie Civitalis Terami. » (i) Avendo i Sindaci ricevuta questa lettera, ed in una poscritta separata, che tal lettera dovesser mostrare ad uno ad uno ai regenti, al signor Brisoglia, ed al signor Viceré, quando sarà tornato, e farla leggere in pieno consiglio. Non mancarono gli oratori di eseguire quanto a loro era stato comandato: ma accorgendosi, e sospettando, che quei signori del Consiglio nonostanti i transunti dei privilegi'! presentati, e l'altre ragioni allegate, ed addotte non dessero il decreto, che fosse data la possessione della Città al Duca, per avere più tempo a pensare, e per altro effetto, fecero istanza prima che si desse il decreto, di voler ricorrere alla
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