Stai consultando: 'Storia naturale inorganica della Provincia di Teramo ', Antonio Amary

   

Pagina (2/26)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (2/26)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia naturale inorganica della Provincia di Teramo

Antonio Amary
Tipografia Aternina Aquila, 1854, pagine 26

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   P R II F AZIONE
   ^^uanlunqitc la scienza della Terra ebbe sua culla in Italia per opera dello Stekoke , Vaiisnieri , Arduino, Micheli , Brkisiak e Brocchi ; n allodi meno la nostra bella penisola non ancora possiede esatto lavoro di mineralogia , geologia e paleontologia. Sicché neiT attuale progresso delle scienze fisiche sembra al certo cosa necessaria che ciascun naturalista si sforzi a lutC uomo studiare nelle patrie regioni i minerali, le rocce, i terreni, gli animali e le piante fossili, perche un glorilo persona dotala di allo ingegno e vaste cognizioni possa riunire queste sparse foglie per intesscrne un serto di verdeggiante alloro alla Sapienza Italiana.
   Laonde noi penetrati di tanto bisogno ed ansiosi di rendere un tenue servigio alla patria, nel i8{5 percorremmo tutte le nostre contrade per dar opera alla Storia Naturale Inorganica della Provincia Teramana che comprende la descrizione de minerali, delle sorbenti mineralizzate , delle rocce, de lerreni , dei vulcanelii fangosi e delle fisiche modificazioni avvenute nel periodo storico con applicazioni agricole e quadri statisti-' ci ; lavoro che ci speravamo tosto pubblicare pe tipi. Ma chiamali contemporaneamente a dettare la Storia Naturale nel Reale Liceo degli Spruzzi dovemmo a malincuore abbandonarne la redazione. Al presente a-vendo il nostro provvido Governo rivolta la sua attenzione alla statistica generale, affinchè la interna amministrazione del Regno più speditamente procedesse innanzi, ci crediamo nel dovere di dare alla luce questa nostra opericciola /iella speranza che potesse considerarsi siccome una briciola a cos'i grandioso edifìcio per