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Storia naturale inorganica della Provincia di Teramo

Antonio Amary
Tipografia Aternina Aquila, 1854, pagine 26

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   C E NATO corografico
   
   Ir, iApruzzo Ulteriore forma la regione più seltcn-Irionale del regno ili Napoli. (Confina verso nord ovrst con la Delegazione di Ascoli , a sud ovest con la provincia di Aquila, a sud est col distretto di Chicli e finalmente dalla parte di nord-est viene bagnato dalle onde dui mire Adriatico. Li sua superficie e di 3,032,67.'» moggia legali e 4,700 palmi napolitani (1). La sua figura è quasi simile ad un rettangolo , la maggior estensione che rigorosamente parlando ne rappresenta la diagonale è di miglia 47> 'a lunghezza di 3q e la larghezza in fine di 28(2).
   U11 enorme masso quasi lutto calcareo di secondaria formazione, che porta scritto ut fronte il nome della nostra bella Penisola, volgarmente appellato Monte Corno , e la più alla vetta degli Appennini non solo negli Apruzzi , ina altresì in tutta 1' Italia continentale , elevandosi dal mare giusta la barometrica misura dui Per-rot 2602 metri del IAcnf 8a55 piedi parigini, dello Schouw 9000, del Delfico in fine 9J77. LI curioso viaggiatore dalla vetta del Gran Sasso, quando T atmosfera è priva di vapori acquosi, discovre i monti della Dalmazia, il mare Adriatico , che quale limpido specchio ri flette l'azzurro vivissimo del bel cielo d'Italia, te Marcile, gli Apruzzi, parte del San.nio e delle Puglie ; gli adjaccriti monti inchinati quasi in atto di prestare omaggio al gran padre degli Appennini ; il Tronto, 1' Ubrata , il Saliiullo, il