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k (11\P»ipetc il Delfico un tal fenomeno dalla scomposizione delle «.'leniti e ci assicura averlo veduto rin-novellare a suoi tempi : ma noi opiniamo allreA che la bianchezza ile 1 ! e onde di questo fiume-torrente fu originata non solo dalla degradazione di tali varietà gessose, ma &i bene dalla creta marnosa indurita che forma i monti di Magnanella e Jovanella , le cui acque piovane dopo ili aver attraversalo i sottoposti strati di gesso si scaricano nella Vezzola.
Cicerone e I' ìsIpsso Tito Livio, sempre intento a riferire i prodigi d* Italia , ci assicurano che i Romani dopo la battaglia del Trasimeno e di Canne si spaventarono non tanto per le riportate sconfitte quanto per la notizia pervenuta al Senato clie le onde del fiume Alerno erano in sangue tinte (i3'. Il Barone Du-rini riflette che il fenomeno derivar potesse dalla degradazione dell'argilla ferruginea che si rinviene abbondantemente lungo la Valle Subequana attraversata dal fiume Alerno , che presso Popoli prende il nome di Pescara. E noi nel giorno 2 settembre 1S4G pervenuti nella Città di Pescara e non potendo proseguire innanzi il viaio . a causa de' nostri fiumi oltre-
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modo rigonfiati per le dirotte e continuate pioggie cadute sulla provincia di Aquila e eli Teramo, avemmo la bella opportunità di vedere torbide e rosseggiami le acque dell' aulico Alerno.
Ouasi lutti i cennali fiumi e torrenti nel periodo storico e precipuamente dopo la recisione de1 boschi c la coltura delle scabrose colline , subirono importanti cangiamenti circa la direzione, larghezza e profondità de' loro letti , fisiche modificazioni che noi passeremo brevemente a rassegna a fine di prospettare 1' imperioso bisogno ili arginarli.
Negli andati secoli la Pescara non iscorreva in un sol canale siccome 0id\ la vendiamo, ma alla distali-
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za di circa otto miglia da Popoli parlivasi in tre ra-