In riva all'Adriatico
Ho baciata la sponda del mio mare
ed ho provata un'amarezza al cuore,
perché l'acque son fatte ancor più amare,
amare dell'italico dolore:
dolor d'attesa sulle azzurre e chiare
onde? sospiri d'ombre nel pallore
triste dell'albe voci d'oltremare
alla Madre, che nelle rosse aurore
di sangue accenna ai figli di lontano ?
E torneranno i figli sulla nave
ferrata dal Destino ? i figli in bando
dalla Madre, alla quale è il lauro vano
segno di gloria ed il cipresso grave
peso alla fronte, torneranno? Quando?
Atri - Giugno - 1915
LUIGI ILLUMINATI
(Pubblicato sul «Fuoco» di Lanciano)
Luigi, torneranno? quando? - Adesso!
E non più amaro sarà il mar che ieri
nel cuor ti pianse. Udisti? I bersaglieri,
avanti, sempre! L'oppressore oppresso,
ritornano i nostri fratelli, nell'amplesso
della vittoria. Ad uno ad un sui fieri
picchi son ripiegati i gialli e neri
vessilli, e il pianto, che indugiò represso
nel cuor dei figli e della madre, in grido
di gioia erompe ad ogni sbalzo, ad ogni
tappa.... Trento e Trieste contan l'ore,
e vedon già sul colle, già sul lido,
bella così come nei lunghi sogni,
sventolar la bandiera tricolore.
Lanciano - 15 Giugno - 1915
CESARE DE TITTA
(Inedito)
In faccia a lo stranier, che armato accampasi
su'l nostro suol, cantate: Italia, Italia, Italia!
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