I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Il bollettino della Guerra

           Nel Corriere del tre giugno richiamammo l'attenzione dei lettori sulla utilità della pubblicazione del Bollettino della guerra che dà le notizie con dodici ed alle volte anche con diciotto ore di anticipazione sui quotidiani. E poiché vedevamo che detto Bollettino non aveva la meritata diffusione, scrivemmo: «È necessario che la cittadinanza secondi meglio l'opera nostra che è servizio pubblico di non poca importanza». Ma la vendita da quel giorno non è aumentata.
           Iniziando la pubblicazione del Bollettino non ci sorrideva certo, nell'animo, la speranza di lucri, ma il desiderio vivo - come era scritto nel manifesto - di esaudire un voto non solo del Comitato per l'organizzazione Civile, ma della cittadinanza, desiderosa di essere tenuta sollecitamente informata dalle notizie di guerra.
           Il supplemento, dunque, viene poco venduto, e tanto poco che l'incasso non giunge mai a pagare la quotidiana quota dell'abbonamento Stefani; cosicché resta a nostro carico ogni altra spesa!
           Rinnoviamo oggi la raccomandazione, perchè il pubblico mostri d'apprezzare un pò più i nostri sforzi!