La parola del Prefetto
Abbiamo letto con vivo compiacimento la circolare che il benemerito Prefetto della Provincia comm. Lazazzera, rivolge alle autorità ed alle cittadinanze di tutti i Comuni della nostra provincia, ch'egli presiede con tanto amore, con tanta rettitudine, con tanto impareggiabile intelletto.
La parola del Prefetto con non minore compiacimento sarà ascoltata da tutti, autorità e privati; e tutti si faranno un dovere di rispondere nel modo più largo, più volenteroso e più sollecito all'invito dell'alto funzionario.
La parola del Prefetto era necessaria per incitare e per disciplinare.
La riproduciamo:
«In questo periodo di supremo sforzo nazionale è comune l'obbligo civile di allestire e organizzare i soccorsi di ogni genere alle famiglie bisognose dei soldati e marinai che sono sotto le armi, e consacrare ogni disponibilità, non più a spese che possono essere risparmiate o differite, non a consumi di lusso, bensì ad alleviare le preoccupazioni, i disagi e i danni inevitabili nelle case dei poveri.
Interprete anche del pensiero di S. E. il Presidente del Consiglio e nell'intento di integrare le spontanee energie caritative che in questa generosa terra d'Abruzzo già si vanno manifestando con alto sentimento di patriottismo; rivolgo, pertanto, un fervido appello alle civiche rappresentanze, agli istituti di beneficenza, agli enti, ai sodalizi, alla stampa di ogni partito, perché tutti concorrano con intensità di fervore a che ciascun Comune, ed eventualmente anche frazione o altro centro abitato, abbia il suo Comitato e in ognuno di essi si aprano delle pubbliche sottoscrizioni, e ciascun ente o sodalizio e ciascun cittadino sia animato dalla santa ambizione di sacrificare le sue disponibilità e le proprie energie morali e materiali.
Ad attuare così nobile intento, io confido in special modo nella munificenza, nel fervore patriottico e nell'ascendente morale che la S. V. Ill.ma gode presso i suoi concittadini e dipendenti perché, pur svolgendosi multiforme secondo la varia natura dei bisogni locali, il movimento spontaneo della carità cittadina sia eccitato e organizzato in modo che in ciascun Comune e in ciascuna famiglia di militari giunga amorevole, sollecito e continuo il conforto morale e materiale della solidarietà nazionale.
Sicuro di non aver fatto invano appello ai sentimenti altamente patriottici della S. V. Ill.ma, La prego di gradire l'espressione della mia più viva riconoscenza».
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