I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Il saluto dei nostri soldati

           Dal fronte
           Vegliando sopra le più ardue vette dell'Alpi, dove il tenace austriaco non doma il ferreo brando dei forti latini, per il sacro vestigio di Roma, il milite Alfredo Marcozzi, con verace affetto e riconoscenza eterna, invia i più vivi saluti, alla famiglia, ai parenti, amici e conoscenti.
           

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           Gradito ci giunge il suo giornale che leggiamo avidamente.
           Gradisca l'edelwajs, il fiore delle Alpi!
           DE LUCA LUIGI, sergente.
           

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           Affettuosissimi ricordi e saluti dalla trincea al Direttore del Corriere ed alla sua signora.
           PEPPINO CAMPANELLA, Sottotenente.
           

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           Sono anch'io qui, caro direttore, a fare il mio dovere di cittadino italiano per la maggiore e più fulgida grandezza della nostra cara Patria.
           Anche qui vi ricordo con affetto. Vi sarei gratissimo se mi faceste tenere il vostro stimato Corriere.
           Intanto vi ossequio unitamente alla vostra distintissima signora.
           Dott. CENSONI GIUSTINO, Tenente medico.
           

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           Carissimo Stoppa,
           puntualmente mi giunge il tuo giornale, dal quale apprendo con vera gioia le notizie della nostra provincia. Così almeno posso, sebbene tanto lontano, vivere anch'io un po' della vita di costì. Ora ti prego di mutare l'indirizzo, essendo io andato via dalla sezione di sanità della 14. divisione.
           Salutami gli amici di Castellamare ed abbiti una affettuosa stretta di mano.
           GIOVANNI MARCHEGIANI, ufficiale medico.
           

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           I sottoscritti alpini abruzzesi dalle terre irredenti ed in attesa di una breve licenza, dopo che si trovano al fronte fin dal 14 maggio per la grandezza ed il rispetto d'Italia, mandano ai loro cari, parenti ed amici il loro cordiale saluto.
           Sergente DE LUCA LUIGI, da Pietracamela.
           Sold.: RODOMONTE MARCO, da Teramo.
           LATTANZI FAUSTO, da Teramo,
           BONADUCE AMEDEO, da Teramo,
           MILLEFOGLIE COSTANTINI, da Cermignano,
           ANDREONI GIOVANNI, da Cermignano,
           GIACINTO QUINTILIANO, da Cermignano,
           DE DOMINICIS PASQUALE, da Basciano,
           TROIA LUIGI, da Fano Adriano,
           PALMERINI CARLO, da Fano Adriano,
           MAZZILLI GIACOBBE, da Alvi,
           CROCE SABATINO, da Montorio al Vomano,
           PATELLI ENRICO, da Azzinano,
           MAGAZZENI COSTANTINO, da Ornano,
           DEL GRANDE MICHELE, da Isola del Gran Sasso,
           DI MASSIMO GABRIELE, da Cerqueto,
           DI BERARDINO GIUSEPPE, da Fano a Corno,
           GRANDE GAETANO, da Penne,
           ROTINI GIUSEPPE, da Corropoli,
           CASALENA GELORMINO, da Nereto,
           RAPINI LUIGI, da Collecorvino,
           SACCHINI ANGELO, da Giulianova,
           SANTOMO ALFONSO, da Giulianova,
           MASTRILLI FLAVIANO, da Giulianova,
           Caporale FALCONE ANTONIO, da Catignano.
           
           Dalla Tripolitania
           Homs 16-9
           Preg.mo sig. Direttore,
           Dal principio della guerra Italo-Turca, e cioè dal 1911 io mi trovo in Colonia.
           Desideroso di sapere notizie della mia regione abruzzese e della mia città di Penne, più volte desiderai il vostro Corriere, ma non potetti averlo mai.
           Mia volontà è d'abbonarmi all'ottimo giornale, e perciò mi sono deciso a scrivere a Lei, per chiedere il prezzo d'associazione. Intanto mi voglia tenere abbonato fino dal giorno che le giungerà la presente. A giro di posta rimetterò l'abbonamento per sei mesi.
           Ringraziandola anticipatamente la prego di dare i saluti ai parenti ed ai miei amici di Penne.
           FOSCHINI NICOLA, Caporale di Fanteria.