I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


I Prodi. Vincenzo Di Furia

           
           Il 12 corrente, sul fronte, in un cortile del Comando della ... Divisione, a qualche centinaio di metri dalle trincee nemiche ed alla presenza dei generali di brigate, di divisione e di corpo di armata, nonché di un ufficiale superiore, un ufficiale inferiore, due sott'ufficiali e due soldati per ciascun reggimento della Divisione, si svolse la cerimonia della consegna della medaglia d'argento al valore militare al Tenente sig. Di Furia Vincenzo, aiutante maggiore.
           Sotto il grandinare dei proiettili nemici, che con quelli nostri facevano una vera musica di occasione, S. A. R. Il Duca D'Aosta, dopo aver pronunziato un bellissimo e commovente discorso, fregiava il petto del bravo ufficiale della medaglia al valore.
           La motivazione che accompagna l'azzurro emblema è la seguente:
           «Già segnalatosi in varie occasioni per intelligenza ed ardire nel disimpegno delle sue attribuzioni di aiutante maggiore, nella giornata del 2 luglio a ... dopo aver preso parte all'assalto delle trincee nemiche, riusciva a mettere in salvo il proprio Comandante di battaglione, gravemente ferito».
           Le nostre vive felicitazioni al valorosissimo ufficiale ed una stretta di mano al dott. Giuseppe cav. Di Furia, fratello dell'insignito e nostro carissimo amico.