I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Quelli che non muoiono

           Teramo ha dato un largo contributo di sangue alla guerra che si combatte con tanta asprezza ai confini, ed ogni giorno giunge notizia di nuovi sacrifici per la grandezza d'Italia.
           Lo studente di legge
           Guido Trevi
           sottotenente di fanteria, giovane bello e buono come pochi, negli ultimi combattimenti sull'Isonzo fu gravemente ferito, e, dopo quattro giorni di degenza in un ospedale da campo, è morto. La notizia ha destata profonda impressione nella nostra città, ove la famiglia Trevi è molto amata e stimata, ed uguale impressione ha destata nella provincia, ove i signori Trevi hanno larghissime relazioni.
           L'eroico giovane, apprezzatissimo per virtù di mente e di cuore, era uscito ultimamente da Modena. Inviato immediatamente al fronte vi ha trovato la morte gloriosa.
           Alla dolente madre signora Olga Trevi, all'addolorato padre signor Vittorio Trevi, alla sorella signorina Elena, allo zio Prospero Coen vadano le nostre condoglianze affettuosissime.
           

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           Sul Carso, in un attacco violento, furibondo cadeva nel pomeriggio del dì 21 scorso ottobre
           Arduino Evangelista
           di Penne, avanti le trincee nemiche.
           La morte del giovane eroe, che aveva dato, in precedenti azioni, prove del suo coraggio tanto da meritare la considerazione dei superiori, addolora quanti conobbero l'ottimo Evangelista e addolora noi che per la famiglia Evangelista abbiamo molta stima e molta simpatia.
           Alla Patria noi dobbiamo tutto, è vero; ma come poter vincere il dolore, il tormento per la scomparsa di tanti figli buoni, speranza dei padri, delizia delle mamme?
           A Luigi Evangelista, nostro buono amico, vive condoglianze.
           

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           Ed è morto, nelle sanguinose giornate della fine di ottobre, un giovinetto che noi abbiamo visto crescere sano, forte e bello
           Giulio Mazzarella
           di Teramo, e la morte di lui ha portato la desolazione nell'animo della vecchia madre e della sorella.
           Povero Giugiù!