Per lo Scaldarancio
L'Associazione della Stampa in Teramo ha pubblicato il seguente manifesto:
CITTADINI!
Tra le molteplici iniziative, con le quali la pietosa ed affettuosa sollecitudine italiana tenta di mitigare le asprezze della vita ai combattenti per la grandezza, per l'onore e per la gloria della Patria, una delle più modeste, ma insieme delle più utili è quella della fabbricazione e dell'invio degli scaldarancio, che, come ognun sa, si preparano, in determinati modi, con fogli di giornale, impregnati di sostanze grasse; uno scaldarancio, acceso, può portare, in un quarto d'ora, una pentola all'ebollizione.
Or voi pensate: alle nostre scolte vigilanti sulle più alte ed esposte vette delle Alpi ghiacciate, alle schiere combattenti dentro le umide e profonde trincee assiderate giunge, per necessità ineluttabile di cose, il rancio freddo, mentre più che mai i nostri buoni e valorosi soldati avrebbero bisogno di un alimento caldo, atto ad infondere nuovo calore al loro corpo e nuova energia al loro spirito. Se ogni uomo avrà tutti i giorni disponibile un numero sufficiente di scaldarancio, avrà assicurata la minestra calda. E voi tutti, o cittadini, che senza essere esposti al terribile rigore e alle atroci sofferenze di un clima tanto freddo e tanto umido, godete il ristoro e il benessere della minestra calda, considerate quanto maggior conforto dovrà essa procurare ai combattenti fra neve e ghiaccio. Conforto non pure fisico, ma anche morale, poiché essi, mentre la tenue fiamma riscalderà la loro minestra, penseranno con commossa gioia che gli scaldarancio sono opera di madri, di sorelle, di spose, di ignoti ed anonimi amici che in ogni pezzo di giornale han posto un palpito del loro cuore!
Questa è l'opera dello scaldarancio. A quest'opera vogliamo e dobbiamo contribuire.
CITTADINI!
Non c'è forse alcuno di voi che non abbia qualche giornale vecchio; certo non ve n'è alcuno che non compri ogni giorno con ansiosa premura il suo giornale. Ebbene, portateli tutti a noi. Essi, invece di essere gettati o di costituire un inutile ingombro, saranno trasformati in scaldarancio, in piccoli raggi di calore, in grandi raggi di amore per noi, di felicità per i nostri soldati.
Teramo, 27 novembre 1915.
Per l'Associazione della Stampa
Il Consiglio d'Amministrazione
Prof. Cav. Giacinto Pannella, Presidente; Giovanni Fabbri, Vice-Presidente; Tommaso Stoppa, Cav. Gaetano Panbianco, Avv. Guerino D'Angelo, Consiglieri; Alberto Scarselli, Segretario; Domenico Ciccarelli, Cassiere.
N. B. — I giornali vecchi si ricevono dalle ore 14 alle ore 17, ogni giorno, nei locali del Comitato Permanente di Beneficenza, e si ritireranno ancora a domicilio. — Si prenderà nota dei nomi dei donatori.
L'Associazione della Stampa cura la raccolta d'intesa col Comitato di organizzazione civile.
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