I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Cinque miliardi per la guerra, in sei mesi

           L'on. Carcano fece mercoledì l'esposizione finanziaria e parlò con chiare parole, che anche i sordi dovrebbero udire e i pazzi comprendere.
           Dopo avere dimostrato che la guerra europea e la nostra ci hanno imposto un sacrificio di oltre cinque miliardi, così soggiunge:
           «Il Governo sa che nessun italiano vorrà porsi in condizione di dover un giorno rammaricarsi di non aver contribuito con tutto quanto poteva alla vittoria del diritto nazionale e del diritto umano. E con questa fiducia il Governo rivolgerà fra breve un nuovo appello al Paese per un largo prestito, quale occorre agli straordinari bisogni della guerra redentrice.
           Ecco il programma d'oggi, la parola d'ordine, per la finanza pubblica e la privata: economizzare quanto più si può, non fare spese superflue, per dare o prestare tutto quanto rimane disponibile alle stringenti necessità dello Stato.»
           E chi ha denari li dia, che giovando alla Patria si fa anche i proprii interessi.