I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Il saluto dei soldati

           
           Per gentilezza voglia incominciare a mandarmi il Corriere. Nel contempo la prego di mettere sul giornale i miei saluti dal fronte alla mia famiglia, ai parenti, alla fidanzata, agli amici tutti!
           DI CESARE VITTORINO, alpino.
           

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           Mando saluti alla famiglia, ai parenti, agli amici!
           GIANCOLA LUIGI, alpino, di Valle Canzano.
           

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           Appena verrò in licenza pagherò l'abbonamento, nel mese corrente.
           Mando saluti a tutti gli amici e parenti, a lei e alla sua signora, a tutti i lavoratori dell'Officina.
           Suo amico.
           ESPOSITO ERNESTO, milite C. R. di Teramo.
           

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           Vi ringrazio sentitamente del vostro gentile pensiero e mando rispettosi saluti a voi e alla vostra gentile signora. Saluti anche al proto dell'Officina mio carissimo amico sig. Berardo Cialoni e sua famiglia.
           Nel mio Reggimento vi sono pochi Abruzzesi, ma tutti desiderosi di leggere il Corriere.
           Vi mando i nomi di cinque nuovi abbonati, ai quali incomincerete a spedire subito il giornale.
           1. Fagiani Tommaso;
           2. De Luca Vincenzo;
           3. Di Giorgio Olindo;
           4. Vincenzo di Giovanni;
           5. D'Andrea Romano.
           Ci rivedremo presto. Saluti di nuovo.
           MARADONNA PASQUALE, trombettiere, di Teramo.
           

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           Eccomi soldato. Quella sera partii subito, perciò non potetti salutare nè te nè gli amici. Mandami qui il tuo giornale.
           Ossequio distintamente la tua signora, saluti agli amici e a te. Tuo affezionatissimo
           PASQUALE RITUCCI, soldato, di Città S. A.
           

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           La prego di continuare a spedirmi il suo giornale. In seguito alla presente riceverà l'abbonamento per mesi sei.
           Si abbia una cordiale stretta di mano.
           Saluti ai miei cari amici e carissimi parenti!
           MINCARELLI GIUSEPPE, sergente degli Alpini.
           

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           Preghiamo, noi reduci dal fronte, di pubblicare i nostri caldi e rispettosi saluti alle famiglie nostre e ai nostri amici.
           GALANTE GUGLIELMO,
           DI GIOVANNI VINCENZO,
           DI GIORGIO OLINDO,
           DE LUCA VINCENZO,
           FAGNANI TOMMASO,
           D'ANDREA ROMANO,
           RITI DOMENICO,
           MARADONNA PASQUALE.
           

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           Qui si sta bene, ma soffrono un pò le nostre orecchie per l'intenso freddo. Le scarpe se non sono ben chiodate, non vanno avanti sul gelo! Tolto il disturbo del freddo, che sta dagli otto ai dodici gradi sotto zero, veramente si sta benissimo per ogni altra ragione. I soldati vestono ottimamente, e poi tutti i servizi procedono in un modo insuperabile anche nei luoghi più scabrosi e difficili.
           Saluti.
           Dott. ROSSI GIACINTO, tenente veterinario, di Teramo.
           (N. Se lo vedi, tanti cari saluti a C. B. il quale, scrivendomi, dice che da tempo ti cerca.)
           

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           Scrivo la presente perché vogliate farmi conoscere il prezzo d'abbonamento annuo al vostro giornale, secondo la riduzione speciale che fate ai militari. Mi affretterò a rimettervene l'importo. Rispondetemi subito. Io mi trovo attualmente in licenza a Torino.
           Distinti saluti agli amici di Teramo.
           STANDOLI FAUSTO, soldato.