I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Quelli che non muoiono

           
           Il giorno quattro corr. si riuniva il Consiglio Comunale e il Sindaco cav. uff. Paris, che ha commemorato pel passato tutti gli eroici teramani che hanno dato il loro sangue e la loro vita per una più grande, più potente e più temuta e rispettata Italia, disse nobilissime parole per altri tre valorosi: Fiume Sabatino, Pompei Giovanni, De Laurentis Arimondi.
           Il Consiglio ascoltò con animo commosso la commemorazione degli eroi, e si associò alle condoglianze vive che l'Amministrazione rivolgeva alle dolenti famiglie.
           Diamo alcune brevi notizie dei tre caduti.
           FIUME Sabatino, di Felice e di Nanni Camilla, nato a Teramo li 11 ottobre 1881, residente già a Teramo, in contrada Cona, morì nell'ospedale da campo 026 il 27 novembre 1915 per ferite riportate in combattimento (Partecipazione 26 febbraio 1916 n. 1196 del relatore dell'ufficio matricola del 36.° fanteria, Modena).
           POMPEI Giovanni di Pasquale, della classe 1893, domiciliato a Miano, morto sul campo dell'onore, a Lombai, il 15 febbraio u. s., per asportazione della gamba in seguito a colpo di granata (Comunicazione 20 febbraio 1916 n. 1072 del Comando del deposito 25.° fanteria, Piacenza),
           DE LAURENTIS Arimondi fu Arcangelo e di D'Amato Maddalena, nato a Teramo li 17 maggio 1896, res. a Teramo, viale Bovio, fu ferito sul campo dell'onore, a Monte Sei Busi il 21 ottobre 1915 con arma da fuoco nella regione temporo-occipitale, e morì il 1. marzo 1916 nell'ospedale militare di Brescia. (Esercitava il mestiere di falegname, ed era “maschera” al Teatro Apollo.)