In morte del soldato Antonio Santarelli
Penne 25-4
In uno degli ultimi attacchi svoltisi sulle pendici del Carso, cadeva il concittadino Antonio Santarelli, giovane operaio assai amato dai suoi compagni, adorato dai suoi genitori, che in Lui avevano riposto i loro affetti, le loro speranze. Come combatteva da valoroso, così moriva da buon cristiano. Le ultime parole da lui pronunziate sono la miglior prova delle virtù che il giovane riuniva in sè.
Ecco infatti quanto scrive al Rev.do Parroco Domenico Rossi, membro del Comitato per l'assistenza civile, il sacerdote Nicola Sammartino, tenente cappellano del reggimento al quale apparteneva il nostro concittadino:
«Sono dolente di confermarle che il bravo e valoroso militare Santarelli Antonio di Angelo è deceduto nel pomeriggio del 27 marzo, sul campo dell'onore, durante una nostra gloriosa avanzata fatta presso le famose cave di Seltz sul Carso.
Nell'esprimere le più vive e sentite condoglianze alla famiglia, posso assicurarla che il bravo soldato morì rassegnatissimo e col sorriso sulle labbra.
Ecco l'ultima scena avvenuta in mia presenza. Appena ferito gravemente, fu preso e messo in barella, e portato al posto di medicazione, dove sopravvisse meno di mezz'ora. Nel frattempo, dal canto mio, non mancai di rinnovare l'assoluzione, fargli l'estrema unzione, e dirgli parte del proficisci. Le ultime parole dette per via furono: “Viva Dio, Viva la Patria!” e appena vide me che corsi innanzi: “grazie, signor Cappellano, di quante volte ci ha benedetti, del bene che mi ha voluto... Mandi questi ricordi, alla mia famiglia”.
Durante il proficisci, ebbe un lucido intervallo in cui disse: “grazie, addio!” facendomi rimanere commosso... La sera, chiuso in una cassa, fu lasciato in un posto riservato, unito ad altri, che durante il combattimento caddero dopo di lui... Il giorno ventotto, dopo la benedizione dissi il non intres, Libera e Benedictus; ed alla mia presenza fu data degna sepoltura nel campo anche da me benedetto, destinato a cimitero del reggimento. Dopo per mia iniziativa, feci comporre l'altarino sul campo, ed applicai la messa di requiem.........»
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