I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


La falsa notizia della proibizione di scrivere ai soldati

           La falsa notizia circola a Teramo e circola intensamente per la provincia. E poiché le notizie false hanno particolarmente le gambe lunghe, ad ogni buon fine preventivo non sarà male riportare qui quanto si leggeva giorni sono nella cronaca di Torino della Stampa: «Da parecchi giorni circola la notizia — accolta come pena dappertutto, specialmente nelle campagne — che per il periodo di un mese è proibito scrivere ai soldati in zona di guerra. Quantunque tale notizia ci sia subito apparsa inverosimile, abbiamo voluto, per scrupolo di esattezza, domandare informazioni al comm. Michele Lavalle direttore superiore delle Poste, il quale ci ha risposto che nessuna nuova disposizione è stata impartita per la corrispondenza ai combattenti; le lettere, che sono in numero di migliaia e migliaia, continuano ad essere inoltrate regolarmente verso la zona di guerra come prima. La notizia della proibizione di scrivere ai soldati è dunque falsa e deve essere assolutamente smentita».
           Le famiglie dunque possono essere perfettamente tranquille: esse, come per lo passato, potranno ricevere e inviare notizie.