Il saluto dei nostri soldati
Mandate il Corriere ai soldati d'Abruzzo
Non crediamo di dovere spendere parole per dimostrare che il migliore regalo che i genitori, le spose, i parenti possano fare ad un loro caro che presta servizio militare al fronte, in Albania o nelle Colonie è questo: inviargli il Corriere Abruzzese.
Il nostro giornale, come chiaro appare da ciascun numero, è diffusissimo al fronte, in Albania, nelle colonie, ove porta notizie della terra abruzzese a chi queste notizie attende col desiderio più intenso.
E il nostro giornale porta, alle famiglie le nuove dei loro cari, i quali scrivono lettere riboccanti di affetto nostalgico.
Additiamo l'esempio del sig. ANGELO SCURTI di Castellamare Adriatico, assessore di quel comune. Egli, inviando all'amministrazione del giornale lire sei, così scrive al nostro Direttore:
Castellamare Adr. 24-7-1916
Egregio Direttore,
Mio nipote Giuseppe Falasca si trova in zona di guerra compiendo il suo dovere d'italiano in questa ora così solenne per la nostra Patria. Tra i disagi e i pericoli, che egli sa affrontare serenamente, una sola preoccupazione lo affligge: il pensiero del suo lontano Abruzzo, dei congiunti e degli amici qui lasciati; ed a rendergli meno pungente questo pensiero ho pensato di fargli pervenire il Corriere Abruzzese che gli recherà le desiate notizie, e perciò Le invio l'importo del relativo abbonamento e l'indirizzo di lui.
Con ossequio.
Suo dev.mo
Angelo Scurti
Angelo Scurti deve trovare, e certo troverà, innumerevoli imitatori.
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E' già pervenuto il giornale all'amico Marinelli Gennaro, ma bisogna rettificare l'indirizzo perché non è stato fatto come quello dato nel vaglia. Mi meraviglio del ritardo a pervenire il giornale all'amico Serrani Costantino. Compiacciasi darmi spiegazione. (R. Ho risposto per cartolina).
Distinti saluti. Sto bene.
MARTEGIANI LUCIANO, soldato, di Montorio al V.
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Non avendo avuto il suo periodico, perché allontanatomi dal reggimento e destinato all'ospedale...., la prego di mandarmelo al nuovo indirizzo. (R. Il giornale è stato mandato a Reggimento, per lo passato. Con questo numero le verrà inviato secondo indicazione.) Appena ricevuto il primo numero invierò l'importo per l'abbonamento. Obbl.mo
CINCOLÀ GUERINO, cappellano militare, di Colonnella.
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Ossequi distinti. Tutto bene e nulla di nuovo. Affezionassimo
NANNI avv. NINO, sergente, di Teramo.
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E' tanto tempo che non ricevo il giornale. (R. La spedizione viene fatta regolarmente e la fascetta porta il vostro preciso indirizzo. Reclamate alla posta del Campo. Ho ricevuto l'abbonamento. Grazie.) Sto bene. Saluti infiniti per tutti i conoscenti e per la mia famiglia.
DI PIETRO FIORE, caporale, di Teramo.
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Ricordandola sempre, gradisca i miei ossequi.
Un saluto a Cialoni. (R. Grazie. Cialoni è anch'egli soldato dal 27 corrente.)
BONA GISO, granatiere, di Teramo.
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Sto bene per ora e speriamo che duri sempre cosi.
Saluti a tutti gli amici. Una stretta di mano a Luigi di Patrizio.
MAZZA ORAZIO, tenente, di Torricella.
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Nel leggere il suo gradito Corriere apprendo ottime notizie della salute di due cari amici: il capitano Pensieri Gennaro e il soldato Scarselli Pietro. Mando loro un caro ed affettuoso saluto, desiderando di avere il loro indirizzo. (R. Appaghiamo subito il desiderio: Capit. G. P. 18. fant., 29 Div.; - sold. S. P. IV. gruppo pesante campale da 105, 2. artig., 12. Batteria, X Corpo d'Armata.)
Godo ottima salute. Le rimetterò quanto prima il prezzo del secondo semestre.
Saluti a tutti, augurii per un presto vittorioso ritorno fra le nostre ridenti terre abruzzesi.
NICODEMI FRANCESCO, soldato, di Castelli.
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Sono stato inviato a rinforzare un reggimento di fanteria, perciò non sono più in finanza e, naturalmente, l'indirizzo è cambiato. Mi rimetta il giornale secondo la nuova direzione. Grazie anticipate. La saluto.
MARINO ANNUNZIO, soldato.
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Voglia modificare il mio indirizzo. (R. Rallegramenti per la vostra nomina a caporale.)
Saluti cari dai valorosi soldati teramani, che si distinguono dovunque.
DI GIANDOMENICO ABRAMO, caporale, di Teramo.
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Riceviamo il giornale, e vi preghiamo di pubblicare in esso i saluti ai nostri genitori, ai parenti ed amici tutti.
FURIA GIOVANNI, panettiere, di Montorio;
CANTAGALLI SAVERIO, panettiere, di Montorio.
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Pregola caldamente di volermi inviare i giornali arretrati. Come ricorderà io le scrissi da Tobruk, dandogli l'annuncio del mio rimpatrio. Così dal 17 Giugno non leggo più il Corriere.
Pregola ancora caldamente di farmi avere le copie del suo giornale che tanto desidero. (R. Ho fatto spedire i numeri che desidera. Saluti.)
Ossequi vivissimi. Devotissimo
DI PIETRO GIUSEPPE, soldato.
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Causa mio cambiamento di corpo, sono stato traslocato a Zuara. Prego di compiacersi di spedire qui il giornale.
Invio i più caldi saluti all'amico Giansante a Tagiura e a tutti gli altri colleghi del 35°: Mandrelli Stazio, Raimondi Danesino, ed al sergente Pegri Carletto. Ossequi alla mia famiglia e a tutti di casa: ad essi faccio sapere che godo splendida salute.
DI FORTUNATO MARIANO, soldato, di Villa Fioli.
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Le fo noto che non mi perviene più il suo Corriere. Io vorrei rinnovare l'abbonamento, ma se il giornale non mi giunge, non è inutile rinnovarlo? (R. Giustissimo. Il certo però è questo: l'amministrazione le fa regolare spedizione d'ogni numero. Che possiamo noi fare se la distribuzione non avviene con la desiderata precisione?)
Saluti molti. Dev.mo
PATRIZI ANTONIO, soldato, di Mosciano S. A.
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Ho ricevuto ieri il Corriere da che sono al nuovo reggimento.
Io da oltre un mese mi trovo in prima linea in quel settore in cui si è così brillantemente avanzato e dove i nostri cari soldati hanno mostrato di aver sempre le stesse ottime qualità. Si soffrono disagi, si sopportano dolori, si sfida la morte, ma si avanza sempre e con lo stesso coraggio e con la stessa fede.
Ho trovato qui dopo tanto tempo un abruzzese, Marini di Pescara, col quale ho parlato dei nostri bei paesi che speriamo rivedere quanto prima. Ho saputo che nella mia destra c'era il mio caro ed ottimo amico Vincenzino Savini, ma non l'ho potuto vedere. Altri abruzzesi non ce ne sono.
Gradite assieme alla vostra sig.ra i miei più distinti ossequi.
CAMPANELLA MARIO, sottotenente. di Teramo.
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Il presente importo quale abbonamento al Corriere Abruzzese.
TRULLI TONINO, capitano.
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Sono varie volte che il suo Corriere o non arriva o arriva in ritardo: ciò dipende dal fatto che sulla fascetta vi è segnato il mio indirizzo vecchio.
La prego di volermi dirigere il giornale indirizzandolo presso il Comando 1. Divisione Cavalleria Z. di G.
MATTUCCI GIUSEPPE, tenente, di Atri.
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Le invio i miei cordialissimi saluti dalle colline del Carso, approfittando di un piccolo riposo. (R. Grazie. Augurii vivissimi!)
Ricevo puntualmente il suo Corriere ove leggo con piacere molte notizie.
In questa zona ci sono molti abruzzesi e ne incontro parecchi anche di Teramo.
Gradisca i miei cordiali saluti estensibili a tutti gli amici.
Mi creda suo
CONSALVO TITO, capitano, di Teramo.
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Saluti cordiali dal.... soldato
MASSIGNANI avv. ARTURO, di Teramo.
(All'amico carissimo una stretta di mano!)
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La prego di inviarmi il giornale qui.., ove trovomi in convalescenza. La prego inoltre di mandarmi copia di quel numero dove Pasquale Ritucci mi ricorda.
Tante cose.
PRESUTTI ALBERTO, sottotenente, di Città S. A.
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Più ardente, ingigantito da ignota forza divina, brilla l'amore della Patria; e la fatidica frase sta scritta avanti ai nostri occhi: Fa il tuo dovere!
No, non indietreggia il soldato italiano al tuonare del cannone, al fischio delle granate; non impaurisce il baldo campione del sangue latino, e la bandiera, stretta al cuore, tiene scritto: Noli me tangere.
E avanti!, avanti!, avanti!, col nome di Savoia sulle labbra, col palpito d'Italia nel cuore!
Si sorreggano i caduti, si consolino i moribondi; ma non indietreggia, non si sgomenta il soldato Italiano, e avanza, avanza, con la visione del biondo Duce nel cuore, con la forza degli avi sull'anima. Al frangersi della mitraglia, nella confusione della mischia, imponente, sublime erompe il cantico: Salvete, salvete, o morti figli d'Italia: si scopriranno le vostre tombe e risorgerete nella gloria!
DE IULIIS ALBOINO, sergente maggiore, di Collecorvino.
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