I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1917


I valorosi

           
           Andrea Costantini
           Tra i giovani che molto si sono distinti nelle nostre scuole prima e poi nella R. Università, è Andrea Costantini, figliolo di cari nostri amici, nipote di Settimio Costantini che la città e la provincia di Teramo ricorderanno sempre per la tanta opera da lui spesa, come deputato e come sottosegretario di Stato, in beneficio della regione.
           Andrea Costantini si distingue ora nelle file del nostro esercito, e i suoi atti di valore gli hanno meritato la medaglia d'argento con la seguente motivazione a firma del generale Piacentini, comandante della IV armata:
           «Quale ufficiale pilota d'areoplano in numerosi voli di ricognizione sul nemico in condizioni difficili, trasse dalla profonda coscienza del proprio dovere, calma e ardimento ammirevole. Sprezzante del pericolo condusse a termine due importanti osservazioni di tiro quantunque in entrambi fosse fatto segno a fuoco di fucileria e di mitragliatrici di apparecchio da caccia nemico, che ferì gli osservatori e colpì l'apparecchio in più punti. = Britos Na Mohrim 21-24 febbraio 1917.»
           Rare volte ci è occorso di leggere motivazioni così magnifiche, sicché noi di tutto cuore ce ne rallegriamo col simpatico giovane, che fa tanto onore a sè, alla sua famiglia, alla sua città.
           Il Capo di stato maggiore dell'Armata, prima che avvenisse la proposta della medaglia d'argento e cioè immediatamente dopo l'atto di valore compiuto, si affrettava a nome di S.E. il Comandante dell'Armata ad esprimere vivo compiacimento e a tributare un elogio al pilota ed all'osservatore dell'apparecchio della 41. squadriglia che, non ostante l'attacco e le offese di un areoplano nemico, riuscì ad assolvere felicemente il mandato che loro era stato affidato.
           Il Colonnello, a cui era stata diretta la comunicazione, rispondeva ringraziando e rallegrandosi col tenente pilota Costantini e col tenente osservatore Locatelli «per l'ardimento e per l'abnegazione da essi dimostrata con la ferma volontà di compiere a qualsiasi costo il proprio dovere»; nel contempo tributava ad essi «vivissimo encomio esprimendo loro tulto il compiacimento.»
           Una stretta calorosa di mano al bravo Costantini; augurii a lui di continui successi, e ai genitori egregi signor Orazio e Maria Costantini le felicitazioni per la gioia che inonda il loro animo!
           
           Vincenzo De Furia
           Più volte ci siamo rallegrati col valorosissimo capitano Vincenzo Di Furia, fratello del dott. Giuseppe sindaco di Montepagano, nostro carissimo amico. Piace qui di riprodurre la splendida motivazione per il conferimento della seconda medaglia d'argento al valoroso ufficiale: «Aiutante maggiore in I., durante un'azione di guerra, mentre l'ala destra del reggimento fortemente provata per il violento fuoco di potenti batterie avversarie, retrocedeva essendo stati sconvolti i trinceramenti sulla posizione occupata, si adoperava con fermezza e coraggio, in unione ad altri pochi ufficiali superstiti, a ricondurre i reparti sulla posizione contesa che fu mantenuta.»
           Felicitazioni vivissime al distinto ed eroico capitano che ha avuto l'onore d'essere decorato da S. A. R. il Duca di Aosta, il quale gli rivolse parole di sentito compiacimento.
           
           L'avv. Paradisi
           In una brillantissima azione sul Monte Smerli fu ferito il comandante del 1° battaglione del 155. fant., capitano avv. Paradisi, di Roma. Egli era molto amico dell'indimenticabile avv. Cervini!
           Giunga al valoroso ufficiale il nostro saluto e l'augurio caldissimo di sollecita e completa guarigione.